(di Luciano Fioramonti)
Cecilia Bartoli, Jordi Savall, David
Livermore, Ottavio Dantone e Accademia Bizantina, Maayan Licht,
Christophe Rousset: una parata di stelle del panorama musicale
internazionale sarà in scena a Cremona dal 13 al 29 giugno per
il Monteverdi Festival. Il cartellone dell'edizione numero 42
della kermesse, illustrato nella sede del Ministero della
Cultura, allarga lo sguardo mettendo per la prima volta a
confronto il padre dell'opera lirica e il suo allievo e
successore Francesco Cavalli attraverso due nuove produzioni
d'opera, il Ritorno di Ulisse in Patria e Ercole Amante. A
spiccare è anche la prima esecuzione mondiale della nuova
edizione critica del Requiem diretta da Peter Phillips alla
guida dei suoi Tallis Scholars per celebrare i 500 anni della
nascita di Pierluigi da Palestrina.
E ancora 'Monteverdi dappertutto' - concerti in ospedale, in
carcere e in fabbrica per un pubblico che non frequenta le sale
- spettacoli, incontri e lezioni aperte per un totale di oltre
30 appuntamenti che coinvolgeranno 250 artisti. La città dove
Monteverdi nacque nel 1567 diventa così per tre settimane
palcoscenico di una full immersion musicale dedicata al tema
degli Eroi, figure emblematiche della tradizione musicale e
teatrale siMbolo di coraggio, sacrificio e destino.
Il sottosegretario Gianmarco Mazzi ha definito il Festival
"una realtà di assoluto prestigio internazionale", augurandosi
che il milione e mezzo di euro destinato l'anno scorso possa
crescere. L'omaggio a Monteverdi "è un viaggio nella nostra
storia e nella nostra identità", ha detto il sindaco di Cremona
Andrea Virgilio, ricordando che il compositore "ha spezzato le
convenzioni", aprendo la strada all'opera come prima vera forma
di spettacolo moderno.
Il Festival, con la direzione artistica di Andrea Cigni,
sarà dunque anticipato da un evento speciale: Cecilia Bartoli,
stella mondiale della lirica che torna per il secondo anno
consecutivo, sarà protagonista l'11 giugno di Orfeo ed Euridice,
di Gluck, con la direzione di Gianluca Capuano e Les Musiciens
du Prince di Monaco. Il 7 giugno spicca un altro appuntamento da
non mancare nella Chiesa di San Marcellino, Il monumentale
Vespro della Beata Vergine di Monteverdi diretto da Jordi Savall
con la Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations.
Il via ufficiale sarà al Teatro Ponchielli, il 13 e 14
giugno, con l'opera monteverdiana considerata più commovente: Il
Ritorno di Ulisse in patria, che vede sul podio de "La Fonte
Musica" Michele Pasotti e con la regia di Davide Livermore,
eccezionalmente anche nelle vesti di tenore nel ruolo di Iro.
Ercole Amante, di Francesco Cavalli, per la regia di Andrea
Bernard, vedrà sul podio il 27 e 29 giugno Antonio Greco,
direttore musicale principale del Festival, con la regia di
Andrea Bernard, alla guida di Coro e Orchestra del Monteverdi
Festival - Cremona Antiqua. L'opera, commissionata dal Cardinale
Mazzarino per celebrare con grande sfoggio di mezzi le nozze del
Re Sole ma rappresentata solo due anni dopo, nel 1662, venne
poi dimenticata.
"Siamo orgogliosi di poter ridare vita a questo capolavoro -
ha detto Greco - . Monteverdi con Cavalli ha dato spirito
all'Europa musicale dell'epoca". Il rapporto fra maestro e
allievo verrà approfondito nel concerto "Monteverdi e Cavalli:
due veneziani a Napoli", con Christophe Rousset alla guida de
"Les Talens Lyriques" (28 giugno) e nell'incontro con Stéphane
Fuget e il suo ensemble "Les Épopées", sull'influenza di
Monteverdi sui compositori della generazione successiva (22
giugno). Tra gli altri appuntamenti di spicco, il 21 giugno il
concerto "Venezia salva", che esplora l'arte musicale veneziana
con Michele Pasotti e "La Fonte Musica"; e il 15 giugno il
controtenore israeliano Maayan Licht in arie di Monteverdi,
Scarlatti, Haendel e Vivaldi insieme con l'Accademia Bizantina
diretta da Ottavio Dantone.
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