Il sorriso è sempre lo stesso di 13 anni fa, quando tutto cominciò con la vittoria di 'Amici'. Anche la voglia di emozionarsi non è cambiata. Eppure ne ha fatta di strada Alessandra Amoroso che ieri sera davanti a 42mila spettatori ha esordito sul palco di San Siro, la seconda donna italiana a riuscirci dopo Laura Pausini. "Ripenso a quante volte mi hanno detto che sarebbe stato difficile, oggi mi sento di dire che 'tutto accade'". Una citazione del suo ultimo album da cui prende il nome anche il concerto. E "tutto accade" veramente a San Siro, compreso un fan che chiede la mano della sua futura moglie.
La scenografia è allestita curando i minimi dettagli. Oltre due ore e mezza sul palco, che Alessandra divide con un corpo di ballo da 90 ballerini, un'orchestra guidata dal maestro Pino Perris e gli 8 musicisti della band che la accompagna ormai da 13 anni. Cinque schermi illuminano lo stage: quando quello centrale e più grande si apre rivela una scalinata, stile Sanremo. Da lì arriva Amoroso: "Che figata, è una cosa bellissima. Desidero farvi emozionare, pensare, piangere di gioia - ha detto Alessandra - ma soprattutto portavi nel mio mondo fatto di due anime che finalmente si sono viste e prese per mano". La 'Big Family', il suo affezionatissimo pubblico, apprezza e ricambia cantando a squarciagola ogni canzone, dalle hit più famose a quelle recenti dell'ultimo disco. Rivolgendosi alle donne Amoroso le invita "a non dare mai la possibilità a nessuno di farvi sentire sbagliate e fuori luogo. Circondatevi di persone positive". Poi la dedica ai lavoratori dello spettacolo, con gli iconici 'bauli' portati dalle piazze al palco, usati dai ballerini per scandire il tempo in 'Forza e Coraggio'. E le lacrime, inevitabili, quando è il momento di 'Tutte le cose che io so', dedicata alla nonna. A San Siro va in scena anche un assolo al piano di Dardust, un artista "a cui voglio tantissimo bene". L'atmosfera diventa ancora più festosa quando arrivano quei "fratelloni" dei Boomdabash, "amici molto speciali che sono riusciti a scaldarmi il cuore".
In platea si canta e si balla, nonostante i posti a sedere tipici dei suoi concerti. Alessandra, vestita di lustrini, sfoggia cinque outfit diversi firmati Balestra, colorati e di paillettes. Volano coriandoli, l'artista salentina saluta uno a uno tutti i suoi collaboratori. Quando tutto sembra finito, però, le luci si spengono di nuovo e si ricomincia. C'è tempo per un altro abito e per i brani dell'ultimo album. Compreso quel 'Sorriso grande' che la contraddistingue e con cui chiude il suo primo San Siro, il 200esimo concerto della sua carriera.
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