(di Mauretta Capuano)
Jan Brokken, grande scrittore e
viaggiatore olandese, l'autore del bestseller Anime baltiche,
dedica per la prima volta un libro al suo Paese. È La scoperta
dell'Olanda, che in Italia uscirà a fine aprile per Iperborea e
con cui a maggio sarà al Salone del Libro di Torino che
nell'edizione 2025 ha come ospite d'onore i Paesi Bassi.
Racconta, come quasi sempre accade nei libri di Brokken, una
storia dimenticata o ormai poco conosciuta anche dagli olandesi:
quella di un villaggio di pescatori a Volendam, a 20 chilometri
a nord di Amsterdam, dove si trova l'Hotel Spaander nel quale in
50 anni circa, dal 1880 al 1932, hanno soggiornato 1.500
artisti da tutta Europa. Alcuni famosi come Renoir, Paul Signac,
Camille Pissarro, Kandisnskyij, altri meno conosciuti.
"C'erano pittori, disegnatori, vignettisti di Londra, fotografi.
Circa 430 venivano dalla Gran Bretagna, 120 dalla Francia, 180
dalla Germania, 50 da Vienna. Stavano lì per una stagione, un
anno, tre anni, un pittore francese è rimasto 17 anni. Fra loro
molte erano donne come la britannica Marianne Stokes. Gli
italiani erano pochi, sei, perché all'epoca si occupavano di
futurismo" racconta all'ANSA Brokken tra i grandi protagonisti e
speciale guida in questi giorni di un tour letterario attraverso
Amsterdam che fa parte del progetto 'La scoperta dell'Olanda- Un
anno di libri dai Paesi Bassi'. Una grande iniziativa della
Fondazione olandese per la Letteratura e dell'Ambasciata e
Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia,
che mira ad avvicinare il pubblico italiano alle grandi voci,
affermate ed emergenti, della letteratura olandese. Il clou sarà
al Salone del Libro di Torino e al Festivaletteratura di Mantova
dove a settembre sarà ospite Frank Westerman con il suo nuovo
libro, tra reportage e saggio, Bestiario Artico (Iperborea) .
"Tutti questi artisti hanno fatto l'Europa prima che ci fosse
l'Unione Europea. Questa colonia è la storia dell'Europa in
piccolo" dice Brokken che ha fatto oltre due anni di ricerche
per questo libro accompagnato da immagini di alcuni dipinti che
mostra sfogliando le pagine dell'edizione olandese.
"Tutte queste persone cercavano la bellezza. È un libro che
parla di tolleranza, di libertà, dell'accoglienza degli
stranieri".
Tutti valori in crisi oggi? "Spero che i politici leggano questo
libro e si lascino ispirare dallo spirito di queste pagine.
Penso che con la tolleranza si raggiungano molti più risultati
che con l'odio. Penso che rimanendo aperti e interessandosi alle
culture di altri paesi si possa ottenere molto di più che
respingendole. Spero che sia di ispirazione per le nuove
generazioni".
A Volendam gli artisti andavano anche perché si sentivano
accolti. "C'era una rappresentanza consistente di pittori
americani che si recavano lì perché era un luogo incontaminato,
non era ancora arrivata l'industria. Uno dei dipinti, Skaters di
Gari Melchers era appeso fuori dallo studio del presidente
Carter. È rimasto li fino al primo termine del mandato di Trump
che lo ha restituito al Museo della Pennsylvania" racconta lo
scrittore. Parlando di accoglienza aggiunge: "non penso che
Trump sarebbe molto interessato a questo libro perché parla di
una società molto equilibrata dove non c'è particolare spazio
per l'odio".
Ma perché tutti questi stranieri andavano a Volendam si è
chiesto Brokken. "La prima risposta è la luce che in Olanda è
speciale perché c'è così tanta acqua. Poi a Volendam, che si
affacciava su quello che all'epoca si chiamava mare del sud,
c'era una la luce molto particolare: non c'era mai un cielo
azzurro o grigio, ma tante sfumature. Venivano non solo per il
luogo ma anche per la tradizione pittorica olandese".
La scoperta dell'Olanda si apre quando l'hotel Spaander fallisce
negli anni del Coronavirus, ma poi riapre ed oggi è in funzione.
Cosa ne è stato di tutti quei dipinti tra cui c'era La belle
Hollandaise di Picasso nuda, ma con il copricapo tipico di
Volendam? "Sono stati rimossi, valevano troppo. Al loro posto ci
sono delle fotografie".
La stagione speciale è finita dopo il '32 quando è stata
costruita una diga enorme che collega la Frisia all'Olanda del
nord. Il mare del sud non esisteva più, una parte è diventata
terra. Hanno continuato ad arrivare persone famose come
Josephine Baker Elizabeth Taylor, Muhammad Ali, Marcel Proust.
Anche Dreyfus dopo il processo è andato allo Spaander per
rilassarsi. La fama è rimasta per anni ma non era più come
prima".
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