Gillo Dorfles, morto oggi, ha lavorato
fino all'ultimo al libro 'La mia America' che uscirà postumo il
5 aprile per Skira, a cura di Luigi Sansone.
Il libro raccoglie articoli e altri scritti inediti sulla
società Usa, la pittura, l'architettura, il design e l'estetica
americana. A partire dal secondo dopoguerra, Dorfles ha
viaggiato negli States dove ha incontrato personalità di
primo piano, dai più noti studiosi di problemi estetici e
critici d'arte come Thomas Munro, Clement Greenberg, James
Sweeney, Alfred Barr, Rudolf Arnheim, György Kepes) e ha
dialogato con alcuni tra i maggiori architetti della East e West
Coast da Frank Lloyd Wright, Mies van der Rohe, Louis Kahn a
Frederick Kiesler. Dai quei soggiorni americani ha tratto spunto
per numerosi articoli all'epoca pubblicati su 'Domus',
'Casabella', 'Aut Aut', 'La Lettura', 'Metro' e in numerosi
cataloghi. Attraverso i racconti e le memorie del grande critico
d'arte viene approfondito uno dei periodi più significativi e
stimolanti della cultura Usa.
"Dorfles è stato tra i primi critici d'arte a recarsi negli
Stati Uniti negli anni immediatamente successivi al conflitto
mondiale per approfondire la sua conoscenza sull'arte,
l'architettura e la vita negli USA" spiega nella prefazione
Luigi Sansone.
Sempre con Skira, Dorfles aveva pubblicato nel 2015 'Gli artisti
che ho incontrato', a cura di Luigi Sansone.
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