/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Luca Marinelli, ascoltare i figli fa un buon padre

Luca Marinelli, ascoltare i figli fa un buon padre

L'attore in Paternal Leave, prima regia della moglie Alissa Jung

ROMA, 06 maggio 2025, 20:22

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Francesco Gallo) "Siamo fortemente vittime di questo sistema patriarcale che alla fine non ha fatto bene a nessuno, ma questo vale anche per le madri. Insomma credo sia l'ascolto dei figli che fa un buon padre e una buona madre".
    Così Luca Marinelli parla non a caso di genitorialità nel presentare 'Paternal Leave', opera prima della moglie Alissa Jung passata già nella sezione Generation della Berlinale 2025, in sala il 15 maggio con Vision Distribution e in anteprima al Bellaria Film Festival.
    Girato nella riviera Romagnola, racconta la storia di Leo (Juli Grabenhenrich) un'ostinata e arrabbiata ragazza tedesca che decide di intraprendere un viaggio nella riviera romagnola per incontrare il padre biologico (Marinelli) che non ha mai conosciuto, perché è fuggito non appena saputo della sua esistenza.
    Già dal primo incontro tra la ragazzina e il padre Paolo, che vive in un camper e gestisce un bar sulla spiaggia, è un continuo scontro tra due persone che non si conoscono e cercano di difendere le loro rispettive posizioni. Lei è piena di domande e lui ha meno risposte.
    "Il fatto che si incontrino due persone che, per motivi diversi, sono nello stesso momento critico della vita - dice Marinelli del suo personaggio di Paolo - è una vera fortuna per lui perché con l'arrivo di Leo è costretto a mettersi per la prima volta allo specchio e finalmente si vede".
    E ancora l'attore romano quarantenne: "Grazie al femminismo stiamo tentando oggi di rovesciare un patriarcato che è sempre stato, per uomini e per donne, un problema gravissimo. Vivendo nella nostra famiglia, con Alissa che ha due figli dal suo primo matrimonio, ho imparato che la cosa più importante che i genitori possono fare è appunto ascoltare i propri figli e soprattutto imparare da loro. I figli, rispetto a noi - aggiunge Marinelli -, sono molto più collegati al presente. Insomma se noi abbiamo più esperienza, loro vivono più consapevolmente".
    Cosa significa essere diretti dalla propria moglie? "È venuto molto naturale recitare per mia moglie regista, sapevo che avremmo raggiunto certe altezze perché era del tutto impossibile nascondermi davanti a lei".
    Nel film vediamo un uomo del tutto immaturo che scappa di fronte alle difficoltà: "Certo - dice l'attore - Leo è molto più avanti del padre. E poi quando Paolo inizia ad ascoltarla capisce che grande fortuna sia per lui questo inaspettato incontro".
    Il rapporto con la natura e la solitudine di Paolo che vive in un camper sulla spiaggia? "È qualcosa che in parte mi appartiene. Sono uno di quelli che crede sia importante avere del tempo per se stessi. Certo non si deve esagerare, rifugiarsi in un atollo, ma momenti di solitudine fanno bene a tutti".
    Dice infine Alissa Jung, classe 1981, conosciuta da Marinelli sul set della miniserie Maria di Nazaret, nella quale interpretavano rispettivamente Maria e Giuseppe e che dal 2012 vive con lui a Berlino: "Volevo trovare un formula per esplorare il rapporto che si instaura tra padre e figlia e capire poi anche meglio come fa un genitore ad abbandonare un figlio senza rimorsi"

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza