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Mieli sul set 'Così Roberto Bracco rifiutò i soldi del Duce'

Mieli sul set 'Così Roberto Bracco rifiutò i soldi del Duce'

Nel film interpreta se stesso in un ruolo inedito.

ROMA, 18 dicembre 2020, 15:00

Redazione ANSA

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L'inedita coppia formata da Paolo Mieli e Massimiliano Gallo è insieme per la prima volta sul set del film 'Così Roberto Bracco rifiutò i soldi del Duce' che si sta girando a Napoli, con la regia di Bruno Oliviero. I primi ciak sono stati il 12 dicembre alla Stazione Marittima. Mieli interpreta se stesso in un ruolo inedito.
    Tra gli altri interpreti del film che racconta la complessità del rapporto tra intellettuali e potere: Cristina Donadio che abbiamo visto in Perez o l'Uomo senza gravità e in serie tv come Gomorra; il giovanissimo Gianluca di Gennaro tra gli interpreti di Capri Revolution e Lo chiamavano Jeeg Robot.E altri due attori di talento molto attivi anche in teatro come Antonello Cossia e Paolo Cresta, che è anche docente di recitazione.
    Al centro della pellicola il drammaturgo napoletano Roberto Bracco, protagonista di una vicenda che si snoda durante il ventennio fascista.
    Il progetto è partito da un capitolo del libro 'I Conti con la storia' (Rizzoli) di Paolo Mieli e grazie a Massimiliano Gallo la storia è diventata luogo di narrazione cinematografica, attraverso le vicende di Roberto Bracco, del filosofo Benedetto Croce, di Giovanni Amendola e dell'attrice Emma Gramatica. A fare da sfondo ai protagonisti è Napoli con la sua bellezza e le sue contraddizioni.
    La produzione è affidata a Rino Pinto e Unitalia con il sostegno della Campania Film Commission. La sceneggiatura è di Greta Salve.
    Il film parte da vicende storiche realmente accadute, per entrare nel conflitto psicologico del prezzo che silenzio e censura possono esigere.
    Roberto Bracco, quasi totalmente dimenticato dalla cultura moderna, è stato giornalista, scrittore, drammaturgo, autore di canzoni, amato e apprezzato in tutto il mondo, era il punto di riferimento di Vittorio De Sica, dei Fratelli De Filippo, amico di Arturo Toscanini, Benedetto Croce, Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao e tutta la sua opera è pervasa di una grande modernità. E' stato tra i primi a rivendicare i diritti delle donne, diventando un esempio per tutti i giovani autori dell'epoca.
   

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