Sono iniziati i lavori di restauro
della Fontana della Fortuna nel Cortile d'Onore del Palazzo
Reale di Napoli, cantiere che si aggiunge agli altri sette
aperti al Palazzo, direttore Mario Epifani, coordinati
dall'architetto Almerinda Padricelli. Con questo restauro si
conclude il progetto di ripristino delle fontane del Palazzo che
a luglio ha restituito l'antico splendore alla Fontana Ovale nel
cortile delle Carrozze. Recentemente è stato completato anche
l'intervento alle due fontane con vasca circolare del Giardino
Pensile. Il cantiere sarà visibile al pubblico, che potrà
osservare i restauratori all'opera attraverso oblò posizionato
anche ad altezza bambini, fino al completamento dei lavori
previsto per la primavera del 2024.
"La Fontana della Fortuna era già stata restaurata nel 1994
grazie al contributo dell'Associazione culturale Mario
Brancaccio - ricorda Epifani - Questo nuovo intervento rientra
nell'obiettivo di una riqualificazione del Cortile d'Onore, che
diventerà il centro di accoglienza del museo: a breve verranno
aperti la nuova biglietteria con il Museo della Fabbrica,
introduttivo alla visita del Palazzo, seguiranno il bookshop e
la caffetteria".
"I lavori prevedono, oltre alla pulitura e al restauro della
vasca e della statua - ha sottolineato Padricelli- anche un
nuovo impianto di riciclo che consentirà di contenere il consumo
dell'acqua, aggiungendo un ulteriore tassello al programma di
risparmio energetico".
La Fontana della Fortuna, con la statua che le dà il nome, è
posta in una grande nicchia al centro del lato orientale del
Cortile. Realizzata nell'ambito dei lavori diretto
dall'architetto Gaetano Genovese a metà '800, la fontana
presenta una vasca allungata ornata da motivi a palmette
addossata alla parete; su un piedistallo poligonale si erge una
larga tazza decorata da mascheroni barbuti coronati da fiori. In
alto è posizionata la statua della Fortuna che sorregge una
cornucopia e un timone, scolpita da Giuseppe Canart per la
fontana del Molo Grande su commissione di Carlo di Borbone nel
1742 e successivamente collocata in questa posizione negli anni
Quaranta del XIX secolo.
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