Sono stati tutti assolti dal
Tribunale di Lecce la società Tap e 18 persone tra cui i vertici
del management dell'epoca accusati, a vario titolo, di
deturpamento di bellezze naturali, danneggiamento, violazione
del testo unico in materia edilizia, inquinamento ambientale per
il lavori di realizzazione del tratto terminale salentino del
gasdotto. La giudice Panìco ha disposto l'assoluzione "perchè il
fatto non sussiste" per gli otto imputati per i quali il pm
Alessandro Prontera aveva chiesto la condanna per la sola accusa
di inquinamento ambientale. Per gli altri capi d'imputazione il
pm aveva chiesto l'assoluzione o la prescrizione.
Assolti quindi Michele Elia, ex country manager di Tap Italia,
oggi presente in aula, Gabriele Lanza, project manager di Tap;
Luigi Romano, Adriano Dreussi, Piero Straccini e Luca Gentili,
manager di Saipem (principale appaltatore dei lavori di
costruzione del microtunnel); Yuri Picco e Aniello Fortunato,
rispettivamente responsabile di commessa e direttore tecnico di
cantiere della Icop, società incaricata di realizzare il pozzo
di spinta.
A ognuno degli otto imputati per i quali era stata chiesta la
condanna era stato anche chiesto di pagare una multa di 66.667
euro. Ad inizio udienza i comuni di Melendugno e Vernole in
virtù dell'accordo siglato con Tap (ottenendo ristori
complessivi di oltre 8 milioni di euro), avevano ritirato la
costituzione di parte civile.
Tap è il gasdotto che trasporta metano dall'Azerbaijan
all'Italia approdando sulle coste del Salento.
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