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Il call center delle truffe agli anziani, vittime sfinite

Il call center delle truffe agli anziani, vittime sfinite

Cinquemila chiamate al giorno, 100 raggirati. Rubati quasi 2 milioni

ROMA, 09 aprile 2025, 18:33

Redazione ANSA

ANSACheck
Banda responsabile di 103 truffe agli anziani, 22 arresti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Banda responsabile di 103 truffe agli anziani, 22 arresti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una organizzazione "spietata e crudele" pronta a sfinire al telefono le vittime, anziane e indifese, per portare via soldi e gioielli, ricordi di una vita e infine la dignità. La banda dei truffatori è stata sgominata dalla squadra mobile di Genova, coordinata dalla procura, in collaborazione con i colleghi di Napoli e altre città italiane. Sono 77 le misure cautelari: 22 in carcere e 55 obblighi di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. 

Video Banda responsabile di 103 truffe agli anziani: 22 arresti

 

Gli anziani raggirati sono 103, la più anziana ha appena compiuto 100 anni. Il bottino recuperato ammonta a un milione e 700 mila euro, tra soldi e gioielli, ma si stima che la cifra superi i due milioni. L'indagine è partita a giugno 2023 dopo la denuncia della prima vittima, una genovese a cui i truffatori avevano portato via 12 mila euro.

Da lì gli investigatori, guidati dal primo dirigente Carlo Bartelli e dai vice Federico Mastorci e Antonio Porcino, sono risaliti a tutta l'organizzazione radicata tra Napoli e Caserta. Gli inquirenti hanno accertato che il gruppo era composto da telefonisti esperti, incaricati di raggirare le vittime, e da "trasfertisti", addetti al ritiro del denaro e dei beni, spesso preziosi, sottratti agli anziani.

Dalle indagini è emerso che i vertici della struttura, utilizzando appartamenti adibiti a call center, facevano tra le 600 e le 1200 chiamate giornaliere per ognuno (operando contestualmente in 4/5 nel ruolo di "telefonisti") per poi utilizzare tra le 5 e le 7 pattuglie di "operativi" (addetti alla riscossione dei soldi dalle vittime) dislocate in svariate province italiane. L'organizzazione forniva persino, attraverso sodali "intermediari" dedicati a questo aspetto, supporto logistico ed assistenza legale in caso di intervento delle forze dell'ordine.

Nel corso dell'indagine sono state arrestate 75 persone. Il modus operandi era sempre lo stesso: l'anziano di turno veniva contattato da un finto agente o carabiniere che chiedeva soldi per liberare il figlio che aveva causato un incidente. Drammatica la telefonata fatta a una coppia di anziani disposti a dare anche la medaglia d'oro che aveva ricevuto il figlio carabiniere ormai morto. Per fortuna quella medaglia non è stata trovata dai genitori che non l'hanno consegnata ai truffatori.

"Questa indagine ci mostra un quadro desolante della fragilità dei nostri anziani e riguardo alla spietatezza degli autori di queste truffe. Si tratta di professionisti, senza scrupoli, con capacità tali da annientare le vittime", l'amara constatazione del questore di Genova Silvia Burdese che invita "a denunciare perché è stato proprio grazie alla nostra prima vittima, che ha avuto coraggio, che è partita l'inchiesta".

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