Nel caso in cui i giudici dovessero
accettare la richiesta di semilibertà presentata da Francesco
Schettino - la decisione è stata rimandata al prossimo 8 aprile
- l'ex comandante della Costa Concordia potrebbe avere un
contratto di lavoro con la Fabbrica di San Pietro per occuparsi
della digitalizzazione del patrimonio culturale.
Secondo quanto si apprende, il Vaticano ha aderito al
progetto dell'associazione "Seconda Chance" per consentire il
lavoro all'esterno del carcere per i detenuti ammessi alla
semilibertà. Il protocollo firmato tra associazione e Vaticano
prevede il lavoro all'esterno dell'istituto di pena come
strumento per il reinserimento nella società dei detenuti.
Schettino, che avrebbe un regolare orario di lavoro dal lunedì
al venerdì, non è comunque l'unico detenuto del carcere di
Rebibbia ad usufruire di questa opportunità in Vaticano. Una
decisione è attesa comunque per il prossimo 8 aprile, quando ci
sarà la nuova udienza per valutare la richiesta di semilibertà
presentata da Schettino, condannato a 16 anni di reclusione nel
2017, di cui oltre la metà già espiata.
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