E' iniziato oggi lo sciopero della fame di Antonello Repetto, il pacifista dipendente dell'Aias sospeso per dieci giorni dal lavoro e che da circa otto mesi, come altri colleghi, non riceve lo stipendio. Questa mattina si è presentato davanti alla sede dell'Aias di Cagliari, in viale Poetto, dove rimarrà in presidio nei prossimi giorni.
"Voglio manifestare per chiedere che la situazione si sblocchi - sottolinea Repetto, rappresentante del sindacato Cisal - in 27 siamo stati sospesi per aver chiesto, come previsto dalla legge, il pagamento degli stipendi all'Asl, ma l'azienda ha dichiarato che non ci spettavano e per noi come azione disciplinare è scattata la sospensione".
Accanto a lui sono anche altri colleghi. "I vertici dell'Aias ci hanno parlato per convincerci a desistere dalla protesta - precisa Repetto - ma noi continueremo a manifestare. Anche un mio collega, Mauro Puddu, attualmente in servizio aderisce allo sciopero della fame e tanti altri stanno arrivando".
Sulla vertenza Aias è arrivata anche la presa di posizione del capogruppo regionale dell'Udc, Gianluigi Rubiu, che ha presentato una interpellanza: "La giunta regionale sta dimostrando il suo totale disinteresse sulla vertenza Aias e sul futuro, più che mai incerto, dei lavoratori che in essa operano.
Sollecitiamo il presidente del Consiglio Ganau e il presidente della commissione Sanità perché convochino immediatamente il parlamentino in seduta congiunta, con un faccia a faccia tra i vertici dell'azienda, la giunta e i responsabili dell'Ats".
L'esponente centrista parla di "ritardi cronici nei pagamenti degli stipendi, ritorsioni verso i dipendenti, licenziamenti e punizioni verso i rappresentanti sindacali. Una situazione che riguarda 52 complessi dislocati in tutta la Sardegna, con circa 1.300 operatori, un esercito di tremila persone assistite e finanziamenti regionali che ogni anno si aggirano sui 37 milioni di euro".
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