E' prevista per il pomeriggio, nell'ospedale di Lanusei, l'autopsia sul cadavere di Pietro Roberto Fragata, il tabaccaio di 46 anni, ucciso sabato ad Arzana, mentre si stava recando nel suo negozio in auto. Sarà l'anatomopatologo Roberto Marcialis, che ha ricevuto l'incarico dal sostituto procuratore di Lanusei che coordina le indagini, Luisa D'Innella, a ricostruire con certezza la dinamica del delitto.
Fragata, secondo un primo esame dei Carabinieri della Compagnia di Lanusei e del Nucleo investigativo del comando provinciale di Nuoro, che seguono le indagini, è stato raggiunto da cinque colpi di fucile cal.12 mentre percorreva la salita di via Marco Polo, l'ultimo, il colpo di grazia, lo ha raggiunto in pieno volto. Da ieri mattina ad Arzana è caccia all'uomo per individuare il killer di Fragata, anche se gli inquirenti non escludono che possa essere più di uno.
Intanto gli investigatori scavano nel passato della vittima segnato da inchieste giudiziarie e dal carcere, dove era finito nel 2008 per una rapina in un supermercato di Perugia, in cui, in seguito a un conflitto a fuoco, erano rimaste ferite due persone. Fragata per quei fatti era stato condannato a 15 anni di carcere da dove era uscito, col regime di affidamento in prova, nel settembre scorso. L'uomo era accusato di far parte della banda del superlatitante Raffaele Arzu, suo compaesano ed amico, che ha compiuto rapine oltre Tirreno. I militari cercano di mettere a fuoco anche gli ultimi mesi di vita del 46enne.
L'uomo, a detta di tutti in paese, conduceva una vita ritirata, fra lavoro nella tabaccheria che gestiva con la moglie e la famiglia. Un omicidio che arriva all'indomani del blitz del Reparto operativo speciale (Ros) e del Nucleo elitrasportato dei cacciatori di Sardegna, proprio ad Arzana. I sopralluoghi dei militari sarebbero stati mirati alla ricerca del superlatitante Attilio Cubeddu, originario del paese ogliastrino, ricercato dal 1998 e accusato di vari sequestri di persona.
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