Nuoro in corsa come Capitale italiana della Cultura per l'anno 2020. L'assemblea dei soci dell'Associazione Distretto Culturale del Nuorese si fa soggetto promotore dopo aver accolto all'unanimità la proposta avanzata dal sindaco Andrea Soddu, che mira ad avviare le procedure per la candidatura che deve essere formalizzata entro giugno 2018 e coinvolgerà non solo il capoluogo ma l'intero territorio.
Nuoro mette tra i punti di forza per la candidatura i suoi scrittori, artisti e luoghi d'arte migliori: da Grazia Deledda a Salvatore Cambosu, dal Museo Nivola di Orani al Museo delle Maschere di Mamoiada, dal canto a tenore ai riti della Settimana santa, dai carnevali tradizionali al Redentore. "Sono fermamente convinto che questa sia la strada giusta da seguire - ha detto il sindaco Soddu -. Avremmo potuto pensare a una candidatura della sola città di Nuoro ma reputo che questo territorio esprima il massimo del suo potenziale quando agisce unitariamente".
Il vicesindaco e assessore della Cultura, Sebastian Cocco, ha spiegato che "la proposta è stata accolta con entusiasmo e riconosce al Distretto culturale un ruolo di primaria importanza quale soggetto proponente e luogo di sintesi entro il quale far convergere idee e progetti, fino ad arrivare a una pianificazione integrata".
"La scelta fatta dall'amministrazione nuorese - commenta il presidente dell'associazione, Agostino Cicalò - rappresenta un forte segnale di fiducia nei confronti del Distretto a dimostrazione che è possibile far bene e farlo insieme". Dello stesso avviso anche il presidente del comitato tecnico, Antonello Menne, che ribadisce "la fondamentale importanza della partecipazione quale elemento di successo delle politiche di pianificazione territoriale con particolare riferimento all'auspicato coinvolgimento dei Comuni dell'area interessata".
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