Anteprima per la stampa ieri mattina al Cinema Odissea di Cagliari del film "Perfidia". Il primo lungometraggio del regista sassarese Bonifacio Angius, reduce dal successo di Locarno, dopo l'anteprima in sala il 22 ottobre al Verdi di Sassari, sarà programmato dal giorno dopo in quattro cinema: Moderno di Sassari, Odissea di Cagliari, Ariston di Oristano e Multiplex Prato di Nuoro. Poi uscirà in altre città italiane.
Prodotto da Il Monello Film e Movie Factory, con il sostegno della Film Commission Sardegna, "Perfidia" ha avuto ottimi consensi di critica e pubblico a Locarno, unico film italiano in Concorso alla 67/a edizione del Festival.
Angius, 32 anni, ha firmato soggetto, regia e, con Fabio Bonfanti e Maria Accardi, la sceneggiatura del film. Nel cast tra gli altri Stefano Deffenu, Mario Olivieri, Noemi Medas, Alessandro Gazzale, Andrea Carboni e Domenico Montixi.
Girato nella sua Sassari, è una storia di periferia dell'Italia di oggi e insieme il ritratto di una generazione bruciata, schiacciata dal dramma della crisi economica, dal peso della precarietà e disoccupazione.
Il racconto di un padre e un figlio che si avvicinano quando ormai è troppo tardi. Il protagonista è Angelo, 35 anni e l'obbiettivo di una vita 'normale': un impiego, un amore, una famiglia. Ma anche la normalità sembra una chimera in questo angolo di Sardegna uguale a qualsiasi provincia di periferia italiana.
Sullo sfondo si stagliano i palazzi di Rizzeddu e Predda Niedda, i capannoni della zona industriale di Truncu Reale, il fascino dell'Argentiera, la borgata mineraria affacciata sul mare. "Tutto si colora di grigio a dare l'immagine surreale di una città smorta e sbiadita come i sogni dei 30enni a cui è negato il diritto di costruirsi un futuro e dove a regnare è il sistema clientelare. E' una città contenitore di esistenze ai margini - Bonifacio Angius - anime fragili, individui senza un domani, persi nella loro apatia. Volevo mettere in evidenza più che il dramma economico, ciò che ne consegue, ovvero la crisi esistenziale dei tanti Angelo senza lavoro e costretti a reprimere i sogni. Se mi affaccio alla finestra ne vedo tanti di Angelo, troppi".
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