La dimensione europea, in uno
scenario di integrazione, e la crescita. Saranno queste, secondo
quanto anticipato oggi dal rettore, Stefano Geuna, le cifre
dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di
Torino, in programma lunedì col tema "Università e cittadinanza
europea. La conoscenza come ponte verso il futuro". Un momento
anche di "bilancio e proiezione futura dell'ateneo" per il
rettore, che conclude quest'anno il mandato.
"Tra tutti i numeri di crescita - dice - uno degli aspetti a
cui tengo di più e la crescita internazionale, soprattutto a
livello europeo, in un momento in cui c'è bisogno di Europa. La
cifra è comunque una crescita generale nel quinquennio -
aggiunge -. Lasciamo un ateneo in grande salute a chi verrà dopo
e il mio consiglio è non fermarsi alle difficoltà dell'immediato
ma guardare sempre al domani". Crescita, spiega, in termini "di
personale, ricerca, edilizia e contenuti tecnologici delle
infrastrutture. Mettiamo in campo un mix di qualità del
personale e delle infrastrutture che ci fa guardare con fiducia
ai prossimi anni", ribadisce, rivendicando che "a inizio mandato
abbiamo disegnato un piano strategico con strategie a lungo
termine che ci ha permesso di andare oltre le contingenze".
Aspetto che riguarda anche il tema del rapporto con gli
studenti, a volte caratterizzato da proteste. "Anche nei momenti
di grande difficoltà - conclude - abbiamo sempre seguito la
strada del dialogo e del confronto con le diverse anime della
componente studentesca e credo che questo abbia pagato".
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