"Il gravissimo problema
dell'inquinamento nella Piana di Venafro (Isernia), in questa
legislatura come nelle precedenti, resta una delle principali
ferite aperte, che continuano a sanguinare nel silenzio delle
istituzioni molisane". E' quanto afferma in una nota il
consigliere regionale del Molise del Movimento 5 Stelle Andrea
Greco. "Una piaga che nessun governo regionale, né di destra né
di sinistra è mai riuscito a porre realmente al centro
dell'agenda politica, per invertire una tendenza drammatica che
tocca la carne viva delle persone".
Greco cita i dati dello studio epidemiologico condotto dal
Cnr di Pisa, pubblicati sulla rivista Bmc Public Health e
relativi al periodo 2009-2016: un notevole aumento delle
malattie cerebrovascolari negli uomini, delle patologie
ischemiche tra le donne, e oltre il 40% di ospedalizzazioni per
malattie respiratorie croniche e cardiache. Si tratta di dati
emersi durante l'incontro svoltosi il 29 marzo scorso a Venafro
organizzato dal Comitato "Mamme per la Salute".
"Non si tratta solo di numeri inquietanti - osserva Greco -
Parliamo di salute, di storie di vita, di drammi personali che
le istituzioni non possono continuare a ignorare. Per questo
motivo, ho depositato in Consiglio regionale diversi atti con
l'intento di mantenere alta l'attenzione sul problema. Ho
formalmente richiesto alla Regione Molise e al Comune di Venafro
tutti i documenti relativi allo studio, comprese convenzioni,
relazioni e rendicontazioni economiche, anche per chiarire
l'utilizzo dei 10.000 euro che abbiamo donato nel 2019. Ma è
evidente che non basta - conclude - Serve una terapia d'urto, se
vogliamo davvero tutelare la salute dei cittadini della Piana.
Occorre rafforzare i controlli ambientali, rivedere le
autorizzazioni agli impianti industriali e aggiornare i limiti
emissivi. Sono necessari strumenti di vigilanza più efficaci,
perché il principio di precauzione non è un'opzione: è un
dovere".
Per Greco serve un piano di monitoraggio permanente della
qualità dell'aria e dei flussi anemometrici. Il consigliere ha
anche richiesto la convocazione urgente della Terza Commissione
consiliare, affinché si avviino audizioni con comitati e medici,
e si apra un confronto pubblico.
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