"Servono luoghi di lavoro sicuri
senza amianto". E' l'appello lanciato dalla consigliera
regionale del Pd Micaele Vitri: "Il Primo Maggio - auspica - sia
anche l'occasione perché la Regione dia risposte concrete sulla
sicurezza nei luoghi di lavoro. Un tema legato anche allo
smaltimento amianto, perché nelle Marche sono 30 mila le persone
che si ammalano ogni anno, la maggior parte a causa
dell'esposizione durante l'attività lavorativa".
Vitri, che sollecita la giunta Acquaroli a intervenire: "è
ancora ferma in terza commissione consiliare la mia proposta di
legge, presentata il 26 settembre 2023 sottoscritta da tutti i
colleghi del Gruppo Pd Marche, sullo smaltimento dell'amianto.
Proponiamo di estendere i contributi agli insediamenti
industriali, alle parti di territorio destinate ad uso agricolo
ed eliminare il limite massimo di contributo di 2.000 euro,
fissato per ogni intervento dalla legge 14/2020".
"La discussione di questa proposta di legge - prosegue Vitri-
sarebbe dovuta avvenire nel corso della seduta del Consiglio
Regionale del 18 febbraio. Eravamo disponibili anche a
confrontarci su eventuali proposte di modifica da parte dei
colleghi di maggioranza, ma questi ultimi hanno deciso di
rinviare tutto in Commissione facendo perdere tempo prezioso".
"Forse il vero obiettivo era solo quello di intestarsi il
merito. - afferma la esponente dem - Poco dopo infatti il gruppo
consiliare di Forza Italia ha depositato una proposta di legge
simile sull'amianto accorgendosi dell'importanza del tema per
l'ambiente e la salute dei cittadini solamente a pochi mesi
dalle elezioni regionali". "Abbiamo già perso troppo tempo. -
prosegue Vitri - Basti pensare che la confinante Emilia-Romagna
nel 2023 ha emanato un bando da 4 milioni di euro per le imprese
al fine di incentivare la rimozione e lo smaltimento
dell'amianto dagli immobili con contributi fino a 150mila euro.
Un modo importante per garantire luoghi di lavoro più sicuri,
che avevo proposto anche in Aula, ma la Giunta Acquaroli ha
sempre manifestato la propria contrarietà".
"Ora possono pure prendersi il merito, - conclude - ma per il
bene dei marchigiani auspico dunque che possa finalmente essere
aperto un confronto rapido con l'obiettivo di arrivare a un
testo condiviso e votarlo all'unanimità prima della fine della
legislatura".
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