"Credo che si sia
arrivati ad un punto di non ritorno nel tortuoso percorso volto
a rafforzare la presenza tangibile e diffusa di personale delle
forze dell'ordine. Lo chiediamo da anni, lo chiedono da anni i
sindacati delle forze di Polizia, è ora di avere risposte
concrete ed immediate". Così il sindaco di San Benedetto del
Tronto (Ascoli Piceno) Antonio Spazzafumo dopo lo scontro fra
gruppi di giovani con la morte di un 24enne di Giulianova
(Teramo).
"Oggi la comunità sambenedettese si sveglia attonita
apprendendo della morte di un ragazzo e del ferimento, in un
caso anche grave, di altri giovani. Innanzitutto - si legge in
una nota del primo cittadino rivierasco - esprimo la mia
vicinanza alla famiglia della vittima per un dolore indicibile e
le forze dell'ordine stanno lavorando senza sosta per fare
chiarezza su quanto accaduto e individuare i responsabili".
Spazzafumo aveva già chiesto di rafforzare la presenza di uomini
al commissariato di Polizia e alla stazione Carabinieri di San
Benedetto e lo ribadisce alla luce di quanto accaduto stamani.
Ma invita anche alla riflessione. "Quando episodi di questo
genere si ripresentano con frequenza, però, quando da ogni parte
di Italia giungono quasi quotidianamente notizie simili (e
stavolta purtroppo è toccato a noi), ci si deve interrogare se
si tratti soltanto di un problema di ordine pubblico. Non può
essere solo questo, bisogna agire nel profondo di un malessere
sociale di cui evidentemente le istituzioni non hanno ben
compreso la portata" dichiara Spazzafumo. Ad avviso del sindaco,
"i Comuni anche in questo campo sono i posti di frontiera,
chiamati a fronteggiare situazioni familiari e personali
delicate avendo a disposizione mezzi limitati e sentendo quindi
fortissima la frustrazione di non poter fare di più. Le agenzie
educative, le organizzazioni di volontariato fanno tantissimo e
ci affiancano nei progetti che riusciamo a mettere in campo, ma
non basta, non può bastare". Il sindaco di San Benedetto del
Tronto invita infine a "guardare con disincanto a una realtà con
la quale non ci siamo mai misurati finora e riprendere le maglie
di una rete di coesione sociale che, con tutta evidenza, va
rafforzata e dotata di strumenti nuovi".
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