"La manifestazione di
stamani è stata un messaggio chiaro al governo, al quale
chiediamo una volta per tutte di uscire da questa situazione di
stallo che da anni attanaglia la questione delle concessioni
balneari": così il presidente dell'associazione balneari di
Civitanova Marche, Giacomo Mantovani, ha sintetizzato
l'iniziativa di protesta che ha portato alla chiusura degli
ombrelloni nelle prime ore della mattinata.
Nella cittadina maceratese e in generale sul litorale che si
snoda da Pesaro a San Benedetto del Tronto, più del 50% dei
balneari hanno aderito allo sciopero, evidenziando la "necessità
di una legislazione che dia certezze agli operatori del
settore". Fra questi anche Marisa Siberini dello chalet Rolando
che proprio quest'anno festeggia i 60 anni di apertura, ma è un
compleanno amaro e senza molta voglia di festeggiare: "Non c'è
niente di concreto e di sicuro e viviamo male questa situazione,
non possiamo investire né lavorare in maniera serena".
"La nostra attività - aggiunge l'imprenditrice - sostenta 4
famiglie e questo sciopero serve per far ricordare al governo
che ci siamo ancora, stiamo svendendo l'Italia". Dovrebbe invece
festeggiare, il prossimo anno, 6 decenni di gestione Gerri
Lattanzi dello chalet Santina, estremità nord, al confine con
Porto Potenza: "Siamo qui da prima che venisse costruito il
porto - ricorda -: iniziò l'attività mio padre aiutato da mia
madre. Era solo un piccolo chiosco con due ombrelloni, andavamo
a comprare il ghiaccio vicino a Cristo Re e poi lo portavamo su
per tenere in fresco qualche bibita".
"Ma da piccolo chalet siamo cresciuti, Santina è una piccola
oasi per chi preferisce stare lontano dal traffico e vivere una
dimensione della spiaggia più intima - aggiunge -. Ora a gestire
l'attività con me c'è anche mio figlio Danny, il prossimo anno
però rischiamo di vanificare una storia cittadina e familiare".
A regnare è quindi l'incertezza, come sottolinea anche il
vicepresidente dei balneari Civitanova si, Marco Scarpetta: "Qui
c'è in ballo il futuro delle nostre imprese, delle nostre
famiglie e dei nostri dipendenti". La promessa del governo di
affrontare la questione già ai primi di settembre, al momento ha
congelato gli altri due scioperi del 19 e 29 agosto, ma resta
alta l'attenzione dei balneari: "Questa per noi - dicono -
potrebbe essere l'ultima estate di lavoro". Accanto agli
operatori, stamani a Civitanova, si è schierato anche il sindaco
Fabrizio Ciarapica.
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