Ammesso che Fabrizio Corona abbia
rappresentato un certo mondo, "quello delle copertine patinate,
ora il carcere gli sta facendo anche bene, lo sta plasmando,
perché sta imparando ad ascoltare gli altri, mentre prima era
concentrato esclusivamente su se stesso". A dirlo è il fratello
Federico, in occasione della presentazione del libro dell'ex
agente fotografico Mea Culpa (Mondadori), scritto con il
filosofo Franco Bolelli.
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