"Il Ministro delle infrastrutture e
dei trasporti faccia chiarezza su ritardi ed eventuali
irregolarità nell'assegnazione dell'appalto per la Diga foranea
di Genova e avvii un'indagine interna presso il Ministero per
verificare il rispetto delle normative sugli appalti pubblici
per scongiurare eventuali condotte illecite". Lo chiedono i
deputati del Pd Valentina Ghio, Alberto Pandolfo e Luca
Pastorino, che hanno presentato un'interrogazione al Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti.
"Le recenti inchieste condotte dalla Procura europea hanno
evidenziato possibili gravi irregolarità nella procedura di
assegnazione dell'appalto. Da tempo abbiamo chiesto al Ministero
con atti parlamentari di fare luce sul percorso legato alla
Diga. Di fronte a queste ulteriori rilevazioni bisogna
assolutamente intervenire e fare definitivamente chiarezza. Non
ci deve essere nessuna ombra dietro questo progetto che
rappresenta l'opera portuale più rilevante per finanziamenti
correlati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con
un investimento stimato di circa 1,3 miliardi di euro; La Diga
rischia di subire ulteriori ritardi significativi, oltre a
quelli già registrati finora, e un notevole aumento dei costi,
stimato in almeno 300 milioni di euro, con possibili
ripercussioni sulla spesa pubblica e sulla sostenibilità
finanziaria dell'intervento con conseguente aggravio dei costi a
carico dei cittadini. Il governo faccia sapere quali misure
intenda adottare per assicurare che i tempi di realizzazione
della Diga foranea di Genova vengano rispettati e che non vi
siano aumenti ingiustificati dei costi a carico dello Stato",
concludono i deputati Pd.
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