Un ponte nel segno della letteratura: arriva in presenza, a pordenonelegge 2022, lo scrittore Aleksej Nikitin, voce fra le più significative della scena letteraria ucraina, che parteciperà al festival nella serata di sabato 17 settembre.
È infatti stato concesso il visto ufficiale del Governo Zelensky che, attraverso il Ministero della Cultura, consente all'autore di espatriare malgrado il divieto, in tempo di guerra, per tutti i cittadini ucraini di sesso maschile fra 18 e 60 anni, di lasciare il Paese.
La notizia arricchisce di interesse l'incontro che era
previsto, in origine, con un collegamento da Kiev: appuntamento
sabato alle 19 nella Sala Ridotto del Teatro Verdi, Nikitin
converserà con Laura Pagliara, traduttrice di precedenti suoi
romanzi pubblicati in Italia ed esperta di letteratura russa. Al
centro del dialogo sarà innanzitutto l'ultimo romanzo dello
scrittore, pubblicato a fine 2021 per le edizioni Laurus di
Kiev, di prossima traduzione in Italia per Voland: "Bat-Ami. Di
fronte al fuoco", dedicato al campione di pugilato ebreo ucraino
Il'ja Goldinov e alle sue vicissitudini dopo lo scoppio della
Seconda Guerra mondiale. Un modo per raccontare l'Ucraina in
guerra e da quegli anni riportarci al presente, in un racconto
che abbraccia anche la resilienza della cultura e letteratura
ucraina nel tempo in cui la guerra sconvolge l'Europa e il
mondo. Aleksej Nikitin si fermerà alcuni giorni in Italia e
lunedì pomeriggio sarà ospite dell'Università di Bologna. Alla
questione ucraina pordenonelegge dedica quest'anno un ampio
focus, dall'immagine con la spiga di grano alla presentazione
dell'Antologia Mondadori "Poeti d'Ucraina", a cura di Alessandro
Achilli e Yarina Grusha Possamai, con le poetesse ucraine Iya
Kiva e Halyna Kruk. E in anteprima nazionale arriva venerdì
l'autrice Marianna Sascha Salzmann, che presenta il nuovo
romanzo edito Marsilio, "Nell'uomo tutto dev'essere bello".
Pordenolegge aderisce inoltre, attraverso gli eventi programmati
al Teatro Verdi, alla raccolta per borse di studio destinate ai
giovani ucraini.
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