Prevenire i tentativi di
infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti
pubblici in occasione dello stanziamento dei fondi del Pnrr. E
individuare misure a tutela dell'economia legale. Sono in
sintesi le finalità con cui il Consorzio della bonifica parmense
ha stipulato un protocollo di legalità con la Prefettura di
Parma.
A firmare il documento, che è il primo in un percorso
indicato dall'Associazione nazionale dei consorzi per la
gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue
(Anbi), sono stati la presidente dell'ente consortile, Francesca
Mantelli, e il prefetto di Parma, Antonio Lucio Garufi. Nello
specifico il protocollo, siglato nella Reggia di Colorno,
prevede che, in caso di appalti di opere o lavori pubblici dal
valore pari o superiore al milione di euro e per i subappalti di
valore pari o superiore a 150 mila euro, il Consorzio assuma
l'obbligo, prima di procedere alla stipula del contratto, di
acquisire dalla Prefettura le informazioni antimafia sulle
imprese interessate fornendo tutti i dati relativi ai cantieri
in oggetto. L'ente consorziale si impegna inoltre a richiamare,
nei bandi di gara per le imprese esecutrici, l'obbligo di
osservare le disposizioni in materia di collocamento, igiene,
sicurezza sul lavoro e tutela dei lavoratori in ambito
contrattuale e sindacale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA