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Dodge Neon, la compatta Chrysler che ha brillato solo 10 anni

Dodge Neon, la compatta Chrysler che ha brillato solo 10 anni

Nata dal 'concept' del 1991 è stata prodotta dal 1995 al 2005

ROMA, 27 febbraio 2025, 15:04

Redazione ANSA

ANSACheck
Dodge Neon, la compatta Chrysler che ha brillato solo 10 anni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dodge Neon, la compatta Chrysler che ha brillato solo 10 anni - RIPRODUZIONE RISERVATA

La 'novità' Dodge Neon, conosciuta anche come Chrysler Neon e Plymouth Neon, aveva cominciato a brillare come model year 1995. Era la risposta del Gruppo di Auburn Hills (allora indipendente rispetto a Daimler che arrivò nel 1998 e lontano dalla fusione con Fiat del 2016) all'offensiva dei modelli asiatici compatti nel mercato Usa. Ma inspiegabilmente la Neon si 'spense' solo 10 anni più tardi pur avendo totalizzato oltre 2 milioni di vendite. Il concetto vincente era stato quello di proporsi al mercato come un'auto compatta conveniente e divertente da guidare, disponibile sia come berlina a quattro porte che come coupé a due porte.
    Il punto di forza, oltre alla piacevole e moderna estetica, erano le sue caratteristiche tecniche - come la trazione anteriore e il motore benzina 4 cilindri di 2,0 litri con potenza di 135 e 150 Cv - 'rivoluzionarie' soprattutto dal punto di vista dei consumi rispetto all'allora produzione, molto tradizionale, del Gruppo Chrysler.
    Il nome Neon, va ricordato, era apparso per la prima volta in una concept car 'ecologica' che Dodge aveva presentato nel 1991 al Salone dell'automobile di Francoforte. Questa vettura studio era frutto del lavoro di ingegneri e designer provenienti dalla American Motors Corporation (AMC), marca che era stata assorbita da Chrysler nel 1987.
    Fra le caratteristiche innovative del Concept Neon c'erano le quattro porte scorrevoli elettriche con apertura a libro senza il montante centrale, il tettuccio apribile in tessuto a tutta lunghezza con azionamento elettrico (con lunotto posteriore abbassabile) e perfino un piccolo compattatore per i rifiuti.
    Anche il sistema propulsivo era rivoluzionario, in quanto si tratta di un motore a due tempi, 3 cilindri, da 1,1 litri - con potenza nominale di 100 Cv - che arrivava dal mondo della nautica e più precisamente da Mercury Marine.
    Tra gli obiettivi assegnati agli ex designer AMC c'era la realizzazione di un'auto che fosse 'leggera, a basso consumo di carburante, potente, confortevole in stile americano, ma che non costasse più di 4.000 dollari per la costruzione, con un prezzo di vendita al dettaglio non superiore a 8.000 dollari.
    Nel passaggio dalla idea alla industrializzazione, la Neon perse molte di queste unicità pur restando un interessante esempio della capacità Usa di entrare nel mondo delle compatte, fino a quel momento dominato dagli europei e dagli asiatici.
    La prima generazione rimase sul mercato fino al 1999, seguita dalla seconda che portava "mille miglioramenti" sia nella qualità costruttiva - con una rigidità della scocca aumentata del 26% - che nelle prestazioni, consumi compresi. L'auto fu omologata per 14,03 km/litro, un valore al tempo impensabile per un modello nordamericano.
    E nel 2003, ormai in vicinanza della sua uscita di scena due anno più tardi, arrivò la versione sportiva SRT-4, diventata da subito un vero oggetto di culto per il suo look vicino alle giapponesi più pepate e per il carattere del suo motore turbo 2.4 da 215 Cv. 

 



   

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