"Quello che comincerà il 16 maggio,
non è una via Crucis nelle terre inquinate delle diocesi
campane, ma un pellegrinaggio di speranza che quanto accaduto
sui nostri territori, non si ripeta mai più". Lo ha detto il
presidente della Conferenza episcopale campana, monsignor
Antonio Di Donna, nel corso della conferenza stampa di
presentazione del pellegrinaggio "Sulle orme della Laudato sì",
svoltasi ad Acerra (Napoli), alla presenza del presule, del
vescovo ausiliario di Napoli, monsignor Gaetano Castello, e del
padre missionario Daniele Moschetti. Il gruppo di camminatori,
con sacco a pelo, zaino, e soprattutto in preghiera, partiranno
il 16 maggio dal Santuario di Pompei per raggiungere, il 24,
giorno dell'anniversario dell'enciclica, Piazza del Gesù a
Napoli. "L'evento è promosso dall'intera conferenza episcopale -
ha aggiunto Di Donna - ma toccherà solo alcune diocesi
denunciando le varie situazioni di criticità. I camminatori
visiteranno le diocesi interessate dove saranno anche ospitati
per la notte, e a loro si uniranno i cittadini delle zone
interessate. Ma caratteristica di questo pellegrinaggio
giubilare è la speranza: si può pensare ad una via Crucis nelle
zone inquinate, ma non è solo questo. Vogliamo evidenziare che
ci sono segni di speranza, perchè dopo la sentenza della corte
europea dei diritti dell'uomo qualcosa si è mosso, ed a breve
scadrà il lavoro fatto dal commissario per le bonifiche Vadalà,
che dovrà consegnare la sua relazione al Governo. Dobbiamo
iniziare il pellegrinaggio anche chiedendo perdono al Signore,
chiedendoci dove eravamo quando è successo". Padre Daniele,
invece, ha sottolineato che quello che partirà il 16 maggio è
"un pellegrinaggio particolare, un cammino a piedi nelle terre
deturpate dall'uomo per il business, per il denaro". "La cosa
bella che emerge da questa iniziativa - ha detto monsignor
Castello - e che ci fa ben sperare nella crescita di sensibilità
da parte di tutti. Un'occasione per scoprire tante realtà, e
l'ultimo incontro che si svolgerà a Napoli, è stato organizzato
nel contesto dei gruppi religiosi ma anche delle autorità civili
per fare capire quanto ancora c'è da fare e quanto si è fatto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA