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A Napoli Casa Massoneria aperta, 'per dare nostra immagine vera'

A Napoli Casa Massoneria aperta, 'per dare nostra immagine vera'

Maestro venerabile, progresso. Guida dello scrittore Piedimonte

NAPOLI, 07 maggio 2025, 10:59

Redazione ANSA

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(di Angelo Cerulo) Contribuire a rimuovere "un'immagine distorta della Massoneria" e creare un'occasione per spiegare che "si tratta di un'istituzione che tende al miglioramento dell'uomo". Così un 'maestro venerabile' del Collegio Circoscrizionale Campania-Lucania (circa 1500 aderenti) illustra all'ANSA lo spirito che anima l'apertura straordinaria (cominciata col primo sabato di maggio e che proseguirà il 10, 17, 24 e 31 del mese) della Casa Massonica nella Galleria Umberto I, al civico 27, nell'ambito del 'Maggio dei Monumenti'.
    "Vogliamo farci conoscere - aggiunge l'esponente della Massoneria napoletana, di professione architetto - per dire a tutti che lavoriamo per il progresso dell'umanità; ognuno di noi, nel proprio lavoro e nella propria vita, cerca di fare bene e di fare bene agli altri. Siamo globalmente impegnati in lavori di ricerca sulla morale e sull'etica e su altri temi decisivi per la crescita collettiva".
    Sono una trentina le 'logge' a Napoli e una cinquantina nell'intero Collegio; un mondo con tanti 'segreti'. Ora, con il tradizionale appuntamento culturale organizzato dal Comune, torna, dunque, la riapertura (orario in tre turni, 9.30, 11, 12.30) di uno dei luoghi più "misteriosi" della città: la storica sede del Grande Oriente d'Italia, all'interno della Galleria Umberto I ("progettata e costruita da un fratello massone, l'ingegnere Emanuele Rocco" ricorda la fonte).
    Promossa dal Collegio dei maestri venerabili di Campania-Lucania, l'iniziativa ha suscitato interesse. Curiosità comprensibile dal momento che come tutti i luoghi iniziatici il Tempio massonico partenopeo è solitamente inaccessibile ai non iniziati (i cosiddetti profani). Inevitabile è l'attrazione verso ciò che appare velato e misterioso, percezione in questo caso accentuata dall'articolato e complesso simbolismo che caratterizza l'universo della Libera-muratoria, ma non manca neppure il desiderio di conoscere da vicino la realtà di una secolare società esoterico-iniziatica che ha giocato un ruolo rilevante nella storia culturale italiana e del mondo.
    Le visite guidate alla sede del Goi, infatti, consentiranno ai visitatori di poter apprendere (da fonti accreditate e, dunque, affidabili) cosa è oggi la Massoneria, quali sono i suoi principi e come questi si traducano in attività concrete. Nella Casa sarà possibile anche trovare il lavoro del giornalista e scrittore Antonio Emanuele Piedimonte: "Le 99 vie massoniche di Napoli - La città dei 'fratelli', pubblicato dalle edizioni Sub Rosa (di norma in vendita solo su Amazon). "Sono tanti i massoni illustri a cui Napoli ha dedicato una strada o uno slargo - spiega Piedimonte - dal lungomare intitolato all'eroico ammiraglio Caracciolo alle viuzze che celebrano i gran maestri Raimondo di Sangro principe di Sansevero e Antonio de Curtis in arte Totò, senza dimenticare l'ebreo e massone Ascarelli che fu il primo, leggendario presidente del Napoli Calcio, e i tanti grandi della letteratura, della medicina e del libero pensiero, come Cirillo, Cotugno, Filangieri, Pagano, Goethe, Settembrini, Pascoli, Carducci, Foscolo, Amendola, Pascale, Martucci, Castellino, compresi i premi Nobel Enrico Fermi e Salvatore Quasimodo".
   

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