/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Saviano, la morte di Adam Jendoubi una botta nel cuore

Saviano, la morte di Adam Jendoubi una botta nel cuore

Tutto sbagliato, tutto insensato

NAPOLI, 10 gennaio 2024, 14:17

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Na botta rint' 'o core (una botta nel cuore, ndr) ho sentito quando mi hanno avvertito che Adam era grave dopo essersi sentito male la notte di Capodanno. Adam Jendoubi si è spento a 23 anni. Morire nell'età dell'esordio alla vita genera disperazione: tutto sbagliato, tutto insensato, è impossibile trovare consolazione". Lo scrive su X Roberto Saviano, autore de 'La Paranza dei bambini' da cui è stato tratto l'omonimo film interpretato anche dal giovane attore Adam Jendoubi.
    "L'avevo incontrato a Napoli anni fa, ancora adolescente, era appena uscito il video della canzone di Liberato dove interpretava il ruolo di protagonista e stava vivendo la prima curiosità delle persone che lo riconoscevano in strada.
    Espressivo, dinamico, intenso, non è facile in un video senza una sola parola pronunciata, permettere al proprio profilo di emergere così chiaramente. Sentimentale e a tratti guascone, il regista voleva che si caratterizzasse così e Adam nel quotidiano era così. Adam aveva il viso della nuova Napoli: metà polacco, metà tunisino e completamente partenopeo. "Ecco perchè sei così bello - gli avevo detto - sommi più culture ed è sempre così, bellezza nasce da ciò che si mischia, si intreccia, si confonde perché dispone la vita in forme nuove e inaspettate". Mi guardò perplesso e decise di rispondere con un sorriso a tutto quel blaterare che non aveva capito dove andasse a parare, io imperterrito continuai: "Hai dentro di te tre culture e quante lingue parli?". "Io parlo il forcellano" rispose e finimmo nel chiasso delle risate. Adam l'avevamo scelto per il ruolo di Aucelluzzo nel film "La paranza dei bambini", fare l'attore era sua aspirazione vera. E ora? E ora non c'è altro atto possibile che ricordare, resteranno come traccia della sua vita i video, il film, le foto e la memoria di chi è cresciuto con lui a Forcella. Resterà la storia di un ragazzo figlio di due migranti, di due culture distanti e che Napoli ha saputo rendere prossime come sempre fa questa città che tutto avvicina dando cittadinanza universale a chiunque la attraversa e vive. E resteranno i suoi organi che continueranno a respirare in altre vite. Addio Adam, addio ragazzo", conclude Saviano.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza