E' in libreria 'Masaniello
innamorato e altri racconti' di Raffaele Messina (Colonnese
editore, pagine 120, 8 euro). In italiano e in inglese i
racconti ambientati nel Seicento insistono sul tema della
diseguaglianza, con un'approfondita disamina storica. Le pagine
su Masaniello sono divise in due parti: la prima è un racconto
sull'umiliazione che subisce quando, per evitare di pagare dazi
e gabelle, va a vendere il proprio pesce fresco a una nobildonna
che però tira troppo sul prezzo.
A causa della povertà accetterà ma col cuore in subbuglio. Al
rientro a casa apprenderà dal fratello che la moglie Bernardina
è stata arrestata perché cercava di portare in città della
farina di contrabbando: "Nuje non simmo munnezza" il suo
commento furioso.
Anche qui infatti lo scrittore se la prende con le mostruose
diseguaglianze che aumentano la sofferenza e l'emarginazione dei
diseredati. Ma mentre nei primi due racconti, il grido di dolore
è rivolto contro i privati ricchi o aspiranti tali, nel terzo ad
avere a mano pesante è proprio lo Stato.
La seconda parte del capitolo narra la breve meteora di
Masaniello che in una manciata di giorni nel 1647 guida una
insurrezione popolare di vasta portata raggiungendo il
principale obiettivo di eliminare le esose gabelle e di
rimettere sullo stesso piano i voti dei rappresentanti popolari
con quello dei nobili. Una insurrezione che pur essendo durata
poco, secondo alcuni storici si può considerare la prima
scintilla rivoluzionaria dell'Europa moderna.
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