Un programma che varia da
Mendelssohn a Rachmaninov e Piazzolla animerà l'appuntamento in
chiusura della stagione della Camerata Musicale al Teatro
Caniglia di Sulmona (L'Aquila), previsto per domenica 16 marzo
alle ore 17.30. Un concerto che segna un ritorno al classico con
il trio Milas-Tershana-De Angelis.
Composto da una violinista di origine russa, Ksenia Milas,
dal violoncellista italiano Giuliano De Angelis e dalla pianista
albanese Merita Rexha Tershana, il trio non è nuovo al pubblico
abruzzese essendo stato ospite in varie rassegne e festival.
Nella prima parte del programma verrà eseguito il Trio n. 1
op. 49 di Felix Mendelssohn a cui fa seguito il Trio elegiaco
di Sergej Rachmaninov. Il programma si conclude con Le Quattro
Stagioni di Buenos Aires, una composizione di Astor Piazzolla.
Composto in soli 4 giorni nel gennaio 1892 a Mosca da un
Rachmaninov diciannovenne, il Trio elegiaco per violino,
violoncello e pianoforte fu rappresentato, con al pianoforte lo
stesso Rachmaninov. Nonostante il successo l'opera non fu
pubblicata e, considerata perduta per decenni, fu ritrovata nel
Museo Nazionale Russo di Musica e pubblicata per la prima volta
nel 1947.
A seguire, il Trio n. 1 op. 49 di Mendelssohn, una delle sue
opere da camera più popolari. Riconosciuta come una delle sue
più grandi, scritta per violino, violoncello e pianoforte fu
completata alla fine di settembre 1839 e pubblicata in una
versione rivista in uno stile più romantico che dava un ruolo
più importante al pianoforte rispetto agli altri due strumenti.
Con musica del '900 si conclude la serata al Caniglia: a
ritmo di tango con Le Quattro Stagioni di Buenos Aires di
Astor Piazzolla. Si tratta di quattro brani del compositore
argentino pensati e scritti separatamente per il suo quintetto
(violino, pianoforte, chitarra elettrica, contrabbasso e
bandoneon).
Sono quattro composizioni di tango, successivamente
raggruppate ed eseguite insieme, dove l'ordine di esecuzione
dato dall'autore parte dall' autunno poi inverno, primavera,
estate: differente da quello di Vivaldi.
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