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Incendio Aymavilles, procura 'archiviazione per il capo della protezione civile'

Incendio Aymavilles, procura 'archiviazione per il capo della protezione civile'

Chiesto il processo per vertici Deval e Sky aviation, udienza preliminare il 17 settembre

AOSTA, 05 aprile 2025, 16:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La procura di Aosta ha chiesto al gip di archiviare la posizione del capo della Protezione civile regionale della Valle d'Aosta, Valerio Segor, che era tra gli indagati nell'inchiesta sul grande rogo boschivo divampato nel luglio 2023 tra Aymavilles e Villeneuve, dove bruciarono 115 ettari di terreno, due abitazioni furono distrutte e una danneggiata.
    "E' stata confermata la totale assenza di responsabilità del mio assistito e la procura ha chiesto l'archiviazione del procedimento a suo carico", conferma l'avvocato Andrea Balducci.
    L'ipotesi iniziale degli inquirenti era che Segor avesse contribuito, in modo colposo, ad aggravare le conseguenze del rogo, non ricorrendo alla convenzione che avrebbe potuto attivare un elicottero dei vigili del fuoco di Torino, a fronte di presunte inefficienze della compagnia elicotteristica che stava intervenendo. Dopo la chiusura delle indagini, l'estate scorsa, Segor era stato sottoposto a interrogatorio e la procura ha poi chiesto l'archiviazione.
    Per lo stesso rogo è stato invece chiesto il rinvio a giudizio di altre nove persone e di due società: il distributore di energia elettrica Deval - per la procura l'incendio era divampato a seguito di un problema alla linea elettrica - e la compagnia elicotteristica Sky aviation, il cui elicottero - secondo l'accusa - aveva iniziato in ritardo i lanci d'acqua a causa di un problema tecnico, contribuendo a far propagare le fiamme. L'udienza preliminare è fissata per il prossimo 17 settembre
   

Le richieste di rinvio a giudizio

La procura di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio di Giorgio Pession, in qualità di presidente e amministratore delegato di Deval e Domenico Mileto, Luigi Traverso, Valerio Zinetti e Walter Musso, come funzionari della stessa società di distribuzione di energia elettrica. Le accuse sono, a vario titolo, di incendio colposo e di inquinamento ambientale colposo. In base a una consulenza affidata dalla procura, un traliccio della linea 223 presente nella zona di innesco dell'incendio era sovrastato da un gruppo di pioppi. I consulenti ritengono che - considerata la ventosità dei giorni del rogo - un rametto sia caduto sulla testa del traliccio nell'area sottostante al gruppo di alberi, interponendosi tra due connettori della linea con una lunghezza sufficiente a innescare una violenta scarica. Lo stesso rametto, incendiandosi, sarebbe poi caduto a terra, facendo divampare l’incendio, appena dopo l'abitato di Poyaz. Per i consulenti c’è stata negligenza, con la mancata attuazione del piano di indirizzo operativo previsto da Deval. Le videocamere del comune di Saint-Pierre hanno immortalato le varie fasi del rogo.

   Sul fronte della compagnia elicotteristica Sky aviation, la procura di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio di Alessandro Penco e Cesare Sappino, come rappresentanti legali, di Christian Gagliardo, pilota, e di Luca Laurent, tecnico di volo. Le accuse sono, a vario titolo, le fattispecie colpose di incendio boschivo e inquinamento ambientale e l’inadempimento di pubbliche forniture. Secondo gli inquirenti, l'elicottero per il servizio antincendi era arrivato il 19 luglio ad Aymavilles con lo stesso materiale che, il 3 luglio durante l’intervento su un rogo a Sarre, aveva già causato un problema al sistema elettrico della benna adibita alla raccolta e al lancio di acqua. Una situazione che - per la procura di Aosta - aveva causato un ritardo nello spegnimento e quindi il propagarsi delle fiamme ad Aymavilles.

   Per entrambe le società le accuse sono relative ai corrispettivi illeciti amministrativi per i fatti che secondo gli inquirenti sono stati causati.

   Nel frattempo si è chiuso un altro filone dell’indagine, che vede indagate alcune persone legate a Sky aviation per falso e truffa ai danni della Regione Valle d’Aosta: l’ipotesi di reato, relativa a un periodo del 2023, è che la società abbia fatturato all’ente pubblico ore di volo non effettuate per circa 7.000 euro. Non è escluso che questo filone d’indagine possa confluire nel procedimento penale principale.

   Comincerà invece il 13 maggio prossimo il processo con rito abbreviato nei confronti di Luca Dovigo, comandante del Corpo forestale della Valle d'Aosta, accusato di rivelazione di segreti d'ufficio nell’ambito dell’indagine sul rogo di Aymavilles.

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