"Ogni anno torniamo alla Benedicta
per ribadire che l'oblio è il primo alleato dell'indifferenza e
l'indifferenza è il terreno fertile su cui possono attecchire
nuovi totalitarismi, nuove forme di sopraffazione e odio.
Ricordare significa vigilare, significa educare le nuove
generazioni affinché mai più l'orrore del passato possa
ripetersi.
Dal sacrificio dei giovani della Benedicta, barbaramente trucidati dai nazifascisti, sono nati i valori di democrazia, giustizia e pace che hanno permesso alla nostra Nazione di rinascere.
Le istituzioni hanno il dovere di
tramandare questa memoria perché dimenticare significherebbe
perdere non solo il passato, ma anche il futuro. La memoria non
è solo il ricordo di ciò che è stato, ma è l'impegno affinché
ciò che è stato non accada mai più". Così il presidente del
Consiglio Comunale Carmelo Cassibba poco prima dell'orazione
ufficiale per la cerimonia di commemorazione dell'81esimo
anniversario dell'eccidio della Benedicta
Dopo la deposizione delle corone e la celebrazione della messa
da parte del vescovo di Tortona Mons. Guido Marini, sono
intervenuti il presidente della Provincia di Alessandria Luigi
Benzi, il sindaco di Bosio Domenico Merlo, il vicepresidente del
Consiglio regionale del Piemonte e presidente del Comitato
Resistenza e Costituzione Domenico Ravetti, il presidente
dell'ANPI provinciale di Genova Massimo Bisca e il presidente
dell'Associazione Memoria della Benedicta Daniele Borioli.
L'orazione ufficiale è stata a cura della scrittrice e
insegnante di Lettere Raffaella Romagnolo. Alla manifestazione
ha partecipato anche la banda musicale "Risorgimento" di
Sampierdarena. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, il
cammino lungo il Sentiero della Pace organizzato dal Parco
dell'Appennino Piemontese.
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