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Temi caldi
In collaborazione con Sanità per il Veneto
Dispositivi indossabili, simili in
tutto e per tutto a dei moderni smartwatch, e body cam per gli
operatori sanitari. Sono le misure sperimentali adottate dalla
sanità del Veneto per garantire la sicurezza degli operatori
sanitari in ospedali e pronto soccorso. Le iniziative sono state
presentate stamani a Venezia nel corso di un punto stampa dal
presidente della Regione, Luca Zaia, e dal direttore del
Dipartimento sanità regionale, Massimo Annicchiarico, in
occasione della Giornata contro la violenza sugli operatori
sanitari.
Il "braccialetto" permetterà di fornire informazioni che
riguardano lo stato vitale di chi lo indossa, un'eventuale
caduta a terra, la geolocalizzazione, oltre a garantire un
sistema di allarme "che va contestualizzato all'interno della
singola azienda sanitaria", ha precisato Annicchiarico, anche a
seconda della presenza di una control room all'interno della
singola azienda, o eventualmente esterna, e "concordata con
prefettura e forze dell'ordine". La sperimentazione avrà una
durata di 8/9 mesi e una base di 4 milioni di euro per la gara
europea.
Le body cam saranno invece sperimentate per due mesi nelle
strutture dell'Ulss 4 Veneto Orientale, inizialmente in
Accettazioni e Triage. Gli operatori, formati, indossano dei
dispositivi leggeri, applicati alle divise con dei magneti, con
i quali potranno registrare le eventuali condotte di utenti
aggressivi. L'operatore "comunica all'utente che avvia la
registrazione - ha spiegato il direttore generale dell'azienda
sanitaria, Mauro Filippi -, premendo due volte sul tasto
centrale".
Il dispositivo è in grado di recuperare anche le immagini dei
30 secondi precedenti. Al termine dell'utilizzo, la body cam
viene posizionata su una stazione di ricarica, dalla quale sarà
avviato il download dei dati, nella disponibilità poi solo del
personale dell'azienda sanitaria autorizzato e di forze
dell'ordine e magistrati. "Dopo un arco temporale di 7 giorni i
dati vengono cancellati", ha concluso Filippi.
In collaborazione con Sanità per il Veneto
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