Job&Orienta, il salone nazionale
dell'orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, che ha
chiuso i battenti oggi in fiera a Verona, conferma il suo
evidente trend di crescita con numeri record: 55 mila le
presenze registrate, rispetto alle 45 mila del 2023 e quattro
giorni di evento completamente sold-out, a riprova di una
manifestazione che continua a raccogliere riconoscimenti e a
essere accreditata come punto di riferimento sui temi.
L'edizione numero 33 andata in scena quest'anno ha esplorato
l'impatto delle nuove tecnologie e dell'intelligenza artificiale
sul mondo della scuola e del lavoro, ma anche sulla società nel
suo complesso, interrogandosi sulle sfide del futuro. "Persone,
cultura, tecnologie. Per un nuovo Umanesimo europeo" è stato
infatti il fil rouge del Salone, che ha messo in mostra le best
practice già avviate all'interno delle scuole, degli enti di
formazione, degli Its, delle università in tema di innovazione
della didattica, ridefinizione dei percorsi formativi, nuove
competenze da formare.
Tra i temi clou, anche il grave problema del mismatch tra
domanda e offerta di lavoro e le leve su cui puntare per colmare
questo gap e rispondere sia alle esigenze delle aziende che alla
domanda di lavoro dei giovani, a partire dalla necessità di
rendere l'orientamento sempre più efficace. La manifestazione è
promossa da Veronafiere e Regione del Veneto, in collaborazione
con ministeri dell'Istruzione e del Merito, dell'Università e
della ricerca e del Lavoro e delle politiche sociali. Anche
quest'anno non è mancata l'attenzione del Governo al Salone, con
la presenza nel giorno dell'inaugurazione dei ministri Giuseppe
Valditara dell'Istruzione e del Merito e Francesco Lollobrigida
dell'agricoltura e della sovranità alimentare.
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