Il capo della Chiesa
greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, ha incontrato un
gruppo di ambasciatori presso la Santa Sede e ha condiviso "una
testimonianza sull'andamento della guerra in Ucraina, il
servizio della Chiesa e delineato anche i passaggi necessari
perché si arrivi ad una pace giusta di fronte all'aggressione
russa", riferisce una nota.
L'incontro si è svolto presso Palazzo della Rovere, alla
presenza di una trentina di ambasciatori. All'incontro ha preso
parte anche il cardinale Fernando Filoni, Gran maestro
dell'Ordine del Santo Sepolcro.
Mons. Sviatoslav "ha condiviso tragici dati della situazione
umanitaria in Ucraina, delineando i diritti che vengono violati
nel corso della guerra dalle forze della Russia, dal diritto
alla vita alla sicurezza alle violazioni del diritto
all'alloggio, all'assistenza sanitaria e all'istruzione" e "ha
anche denunciato l'uso di armi proibite contro popolazione e
obiettivi civili, la violazione del diritto alla libertà e la
migrazione forzata di abitanti ucraini a seguito della guerra e
anche la deportazione forzata della popolazione ucraina nella
Federazione Russa". L'Arcivescovo maggiore della Chiesa
greco-cattolica ucraina ha anche sottolineato la pericolosità
dell'ideologia del "mondo russo", di cui - ha spiegato - il
Patriarcato di Mosca si è fatto portavoce. Durante l'incontro,
ha mostrato due brevi video, in cui si vede un sacerdote
ortodosso, vestito nei paramenti liturgici usare un pezzo di
artiglieria inneggiando alla guerra contro la Nato e un
sacerdote che insegna ai soldati la preghiera per benedire i
proiettili mentre questi vengono inseriti nel caricatore.
Nonostante tutto, ha aggiunto Shevchuk, ci sono "segni di
speranza". Per quanto riguarda le prospettive di pace e la vita
dopo la fine di guerra, il Capo della Chiesa greco-cattolica
ucraina ha detto che questa resta "una domanda aperta", e
aggiunto che essa potrà avvenire solo dopo che verrà stabilita
la verità sull'accaduto, la giustizia e la conversione dei
cuori. "Ma di sicuro non sarà una strada facile".
L'appuntamento con gli ambasciatori era l'ultimo di Shevchuk
a Roma. In questa settimana, ha potuto incontrare Papa
Francesco, il Papa emerito Benedetto XVI, il prefetto del
Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani cardinale
Kurt Koch, il prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali
cardinale Leonardo Sandri, il segretario di Stato cardinale
Pietro Parolin, il segretario vaticano per i rapporti con gli
Stati arcivescovo Paul Richard Gallagher.
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