Le persone che vivono
una crisi matrimoniale sono invitate a restare nell'Ordine del
Santo Sepolcro, ma a fare un passo indietro, nel caso dei
divorziati risposati, se hanno un incarico di responsabilità.
Sono le nuove indicazioni diffuse dal Gran Maestro dell'Ordine,
il cardinale Fernando Filoni.
"L'Ordine non è indifferente verso coloro che sono vittime o
si trovano in situazioni di divisioni matrimoniali. È necessario
discernimento e senso pastorale - sottolinea il cardinale - da
parte dei Priori e comprensione da parte dei confratelli, così
come un forte aiuto nella preghiera e la vicinanza alle persone
che soffrono. Inoltre, la partecipazione alla vita dell'Ordine è
certamente di aiuto morale, specialmente quando, in simili casi,
può verificarsi un indebolimento della fede e nella
testimonianza". Filoni fa però presente che "ciò non toglie che
il divorzio è un male e che con un nuovo matrimonio, di fatto,
si tenda ad auto-emarginarsi dalla partecipazione piena alla
vita sacramentale, ma non dalla fede cristiana. In questi casi,
soprattutto chi ricopre responsabilità nell'Ordine, è invitato,
lo dico con sofferenza, a rinunciare al proprio ufficio di
servizio senza che vengano meno le finalità della propria
appartenenza all'Ordine".
L'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme "non è
una istituzione meramente onorifica, ma una via per testimoniare
fedeltà a Cristo e alla Chiesa, con attenzione speciale alla
Terra di Gesù" e "la scelta di membri di integra e elevata vita
morale e generoso impegno è fondamentale - dice il cardinale - e
costituisce un passaggio delicato nel processo di adesione, così
come nella valutazione di chi è preposto ad uffici di
responsabilità. Ma è anche necessario, trattandosi di materia
morale, che si evitino pettegolezzi, invidie, gelosie,
discrediti e, al tempo stesso, ci sia vera disponibilità al
servizio da parte di chi ha una responsabilità (Luogotenenti,
Presidi, Delegati, ecc.) nella vita dell'Ordine".
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