In occasione della Giornata per
l'eliminazione della violenza contro le donne, don Aldo
Buonaiuto, fondatore di Interris.it e sacerdote della Comunità
Papa Giovanni XXIII, ha dichiarato: "I complici delle violenze
sulle donne sono coloro che potrebbero risvegliare le coscienze
in tutti gli ambiti della società a partire dalle agenzie
educative le quali spesso sembrano essere più sulla difensiva
invece di occuparsi del tragico fenomeno".
"Le scarpe e le panchine rosse sono diventati simboli che
rappresentano la battaglia contro i maltrattamenti e
femminicidi. Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. La
ricorrenza venne ufficializzata esattamente 25 anni fa e in un
quarto di secolo la situazione è tutt'altro che migliorata",
sottolinea il sacerdote.
"Di tutte le forme di violenza di genere quella barbaramente
esercitata sulle vittime della tratta è la più 'invisibile' e
rimossa dall'opinione pubblica. Nella prefazione al mio libro
'Donne crocifisse. La vergogna della tratta raccontata dalla
strada' Papa Francesco - ricorda don Buonaiuto - scrive: 'Una
persona non può mai essere messa in vendita, così l'iniquità del
mondo ricade sulle più fragili e indifese creature. È una ferita
alla coscienza collettiva, è patologica la mentalità per cui una
donna vada sfruttata come se fosse una merce da usare e poi
gettare. È una malattia dell'umanità, un modo sbagliato di
pensare della società'".
Per don Buonaiuto, infine, "è fondamentale il ruolo delle
famiglie perché i condizionamenti di ogni tipo vanno contrastati
con un'azione educativa che, a partire dalle mura domestiche,
valorizzi la persona con la sua dignità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA