/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cappellano Pisa, 'con i manganelli si è andati oltre il lecito'

Cappellano Pisa, 'con i manganelli si è andati oltre il lecito'

Padre Trotta, 'non si può vivere in uno Stato che bastona'

ROMA, 26 febbraio 2024, 10:24

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Se chi governa pensa di usare la violenza, spaccherà lo stato e io non ci sto". Non usa mezze misure il gesuita p. Giuseppe Trotta, parroco a San Frediano, a Pisa, cappellano universitario, nonché assistente ecclesiastico di zona dell'Agesci. Commenta con 'Il Regno' le modalità con cui le forze di polizia hanno gestito la manifestazione degli studenti. "Come educatori, siamo dalla parte dei ragazzi".
    "Come cresceranno questi giovani? C'è una macchia, una grossa ferita che va sanata. Non si può vivere in uno stato che da una parte bastona e da una parte educa". È quanto scandisce il religioso, con una lunga esperienza pastorale accanto ai ragazzi. "È vero, la manifestazione non era stata autorizzata, ma nessun distinguo regge di fronte all'uso di un protocollo che è stato assolutamente inadeguato alla circostanza. Una parte dello stato ha offeso e umiliato un'altra parte dello stato, quella impegnata nell'educazione. Questo è il problema". Da educatore, p. Trotta - scrive ancora 'Il Regno' - è abituato a mantenere sempre aperto un dialogo con i ragazzi. "Si deve parlare con loro; se il questore, o chi per lui, li avesse chiamati quando ha intercettato la volontà di preparare una discesa in piazza, sarebbe stata tutta un'altra cosa. Invece - rimarca il gesuita - lo stato ha voluto esserci con la forza ed ecco che si è aperta la porta alla violenza. La polizia è andata oltre il lecito, con un'azione spropositata, fuori luogo, indegna, un vero e proprio crimine. Ha chiaramente inteso fare un'azione dimostrativa contro gli studenti e contro chi si organizza per manifestare la propria opinione e il proprio dissenso".
    A Gaza i bambini stanno morendo di fame, altrove chi si oppone alla guerra viene picchiato. "È la stessa logica di un potere malsano: far morire fisicamente e intellettualmente le nuove generazioni. Ma così lo stato non ha futuro", commenta Trotta, il quale non lascia soli i giovani e si sta adoperando per dare vita a dibattiti, per valutare iniziative di sensibilizzazione. "Non si vuole evidentemente capire che questi giovani stanno lottando per il proprio futuro. Mentre la logica che si mette in atto con la repressione è il segno di una lotta per imporre esclusivamente un ordine che non si vuole cambiare, per sigillare uno statu quo, il tentativo da parte del potere di garantirsi un'autoaffermazione, e basta. Fortunatamente - conclude - le parole del presidente Mattarella sono state un balsamo. Poche parole, decise, confortanti. Perché a garanzia dei giovani. Con il suo stile ci ha rincuorato".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza