"Quest'anno celebriamo la nostra
festa in questa straordinaria cornice a più di 2.100 metri di
altitudine, una scelta dettata non solo per la bellezza unica,
ma anche per ribadire che la polizia di Stato è vicina a tutti i
cittadini, in tutte le sue espressioni e con le sue diverse
articolazioni''. Lo ha detto il questore di Aosta, Gian Maria
Sertorio, durante le celebrazioni per i 173 anni della
fondazione della polizia di Stato. Celebrazioni che quest'anno
si sono svolte sulla Skyway, a Courmayeur, divenendo così la
celebrazione più alta d'Europa.
Oltre alle autorità militari e civili, era presente anche il
presidente della Regione, Renzo Testolin.
Il questore ha evidenziato: ''Nel nostro particolare contesto
territoriale la polizia stradale e la polizia di frontiera sono
specialità la cui funzione è essenziale per garantire la
sicurezza regionale''. Poi ha posto l'attenzione sul lavoro
svolto dalla polizia postale per il contrasto ''sempre crescente
ai reati commessi in rete come quelli finanziari, le truffe e il
cyberbullismo''. Sertorio ha anche evidenziato come le tensioni
sociali a livello nazionale ''degenerano in violenza, ma
altrettanto sono preoccupanti le quotidiane tensioni famigliari:
sempre più spesso siamo chiamati ad affrontare queste
conflittualità, che toccano anche la nostra Regione, oramai è
una costante del nostro lavoro ed è sicuramente uno degli
aspetti più faticosi e impegnativi". Nel 2024 sono state 32 le
deleghe avute per reati attinenti al codice rosso".
Inoltre sono stati 129 i provvedimenti emessi dalla divisione
anticrimine, di cui 80 avvisi orali, 30 rimpatri con foglio di
via obbligatori, quattro daspo, cinque ammonimenti per stalking
e due ammonimenti per violenza domestica.
Riguardo infine alla criminalità organizzata, il questo ha
ricordato che anche ad Aosta è operativa: ''Un'organizzazione
che non vuole essere percepita come realtà pericolosa e sfrutta
il territorio con attività imprenditoriali apparentemente
lecite, alimentando, come dice il dottor Gian Carlo Caselli, il
'negazionismo' della mafia. Occorre, al contrario, essere
consapevoli di questo fenomeno e la Valle d'Aosta è in grado di
esserlo, grazie al suo forte senso di comunità, capace di creare
una 'filiera positiva' in ogni settore. I primi anticorpi sono i
cittadini di questa Valle''.
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