Creare in Valle d'Aosta il Parco
naturale del Monte Rosa, con un'estensione di oltre 10.000
ettari. E' quanto chiede un comitato che ha lanciato un appello
in tal senso. "In territorio valdostano - è spiegato in una nota
- il versante meridionale del Monte Rosa si contraddistingue per
l'estesa e armoniosa linea di demarcazione delle vette che
superano i 4.000 metri e presenta elevatissimi valori
paesaggistici, ambientali e storico/culturali. L'intero
versante, che si estende alla testata dei comuni di
Valtournenche, Ayas e Gressoney-La-Trinité, è compreso nel sito
'Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa' della Rete europea
Natura 2000, il principale strumento della politica dell'Unione
Europea per la conservazione della biodiversità".
Secondo il comitato, il Parco naturale del Monte Rosa "avrebbe
grande rilevanza e potenzialità per: la tutela della
biodiversità; lo studio e la divulgazione delle componenti
geologiche, della fauna e degli habitat; la creazione di posti
di lavoro qualificati e permanenti, in linea con le aspettative
dei giovani valdostani; il recupero di pascoli e di alpeggi
storici; il ripristino e miglioramento della rete sentieristica;
la creazione di percorsi specifici (geologici, glaciologici,
storici), di centri visita tematici (es. dell'Oceano Perduto e
dell'Orogenesi alpina) e di eco-musei diffusi sul territorio
(estrazione e lavorazione della pietra ollare e dei metalli); la
promozione delle diverse forme di turismo sostenibile tutto
l'anno; la creazione di sinergie con il Parco naturale del Mont
Avic, fino alla creazione di un unico Parco naturale diffuso
della Valle d'Aosta".
"Da ben 10 anni si stanno buttando tempo e soldi - dichiara
Marcello Dondeynaz, del comitato 'Ripartire dalle Cime Bianche'
- a rincorrere il miraggio dell' arricchimento facile che cade
dal cielo, dai tralicci di una funivia. Noi diamo una
prospettiva concreta, realistica di tutela e promozione delle
risorse proprie del territorio". Tra i firmatari dell'appello ci
sono anche lo scrittore Paolo Cognetti, l'ex presidente della
Regione Roberto Louvin, il fotografo naturalista Stefano
Unterthiner, la dirigente di Legambiente Vanda Bonardo, e Marco
Bonelli, presidente del Cai Valle d'Aosta.
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