"Si è trattato di un'emergenza, non riusciamo a comprendere tanto clamore, in quanto forse pochi sanno che esiste un precedente accaduto negli anni novanta in provincia di Sondrio, quando un cane da ricerca si fece male e i medici rientrarono di corsa con l'elicottero alla base, sottoponendo il prezioso cane ad un intervento chirurgico proprio nel pronto soccorso di un ospedale valtellinese". Così in una nota l'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa), esprimendo "totale solidarietà" al dottor Gianluca Fanelli, che ha ammesso di aver sottoposto la propria gatta ferita a Tac e al drenaggio di un pneumotorace all'interno dell'ospedale Parini di Aosta, dove il medico è responsabile della struttura semplice di Radiologia e neuroradiologia interventistica.
L'intervento negli anni novanta in Valtellina, scrive l'Aidaa, "salvò la vita al cane e in quell'occasione non vi furono certo polemiche ma ci fu un corale ringraziamento per aver salvato il cane da soccorso".
Riguardo al caso di Aosta, aggiunge l'Aidaa, "siamo pronti a farci carico e pagare le eventuali spese messe a carico del dottor Fanelli dalla struttura pubblica ospedaliera di Aosta".
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