Confindustria Valle d'Aosta punta ad approfittare dello slittamento al settembre 2024 dell'avvio dei lavori alla volta del traforo del Monte Bianco "per arrivare a definire costi e tempi per la costruzione della seconda canna parallela a quella aperta nel 1965". Secondo il presidente dell'associazione, Francesco Turcato, che nel pomeriggio ha incontrato a Roma Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, "il continuo stimolo su questi temi nei confronti delle controparti francesi ed europee da parte del ministro è una garanzia fondamentale, per evitare un contraccolpo pesantissimo alla nostra economia dovuto ai 72 mesi di chiusure previste dall'attuale piano manutentivo del traforo.
Avviare la progettazione di un'infrastruttura più moderna e sicura come la seconda canna, è quindi la priorità".
Durante l'incontro il leader degli imprenditori valdostani ha ringraziato Tajani per il suo "personale impegno a favore dello sblocco delle criticità legate al traforo del Monte Bianco". "Un impegno personale - ha commentato al termine dell'incontro Turcato - che abbiamo misurato fin dall'insediamento del governo, e che in queste settimane ha consentito di gestire quella che rischiava di divenire una paralisi nei collegamenti con la Francia, dopo la frana che ha interrotto fino a pochi giorni fa l'autostrada del Frejus".
All'incontro erano presenti il direttore di Confindustria Valle d'Aosta, Giorgia De Fabritiis, ed Emily Rini, consigliera del ministro Tajani e presidente della Società italiana del traforo del Monte Bianco.
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