Il riconoscimento dello Stato di
Palestina, la cooperazione internazionale per portare sostegno
alle popolazioni "stremate dalla guerra" e attività in favore
della comunità palestinese presente in Umbria saranno "presto"
temi al centro del dibattito in Consiglio regionale. È quanto
emerso dall'incontro tra l'assessore regionale alla Pace e alla
Cooperazione internazionale Fabio Barcaioli, il consigliere
regionale, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, Fabrizio
Ricci e i rappresentanti dell'Unione degli studenti palestinesi.
"Un lungo confronto che ha ribadito l'importanza del dialogo e
della collaborazione in un'ottica di riaffermazione dei valori
della pace, del diritto internazionale e della solidarietà tra i
popoli" è stato sottolineato secondo quanto riporta Palazzo
Donini in una nota.
Gli studenti dell'Usp hanno sottolineato "l'importanza di
superare stereotipi e diffidenze". "La presenza della nostra
comunità studentesca in Umbria - hanno ricordato - risale agli
anni '70 e sentiamo l'Umbria come casa nostra. E anche la
nostra, come questa, dovrebbe essere una terra della pace, ma in
realtà la pace non l'ha mai vista. Oggi chiediamo il
riconoscimento dello Stato di Palestina, ma soprattutto il
diritto all'autodeterminazione per il nostro popolo e quindi
alla pace e alla vita. Vogliamo continuare a promuovere
iniziative di dialogo e sostegno reciproco, ma oggi è sempre più
difficile per gli studenti palestinesi arrivare in Italia e
negli ultimi anni la nostra comunità si sta impoverendo per
questo".
Il consigliere Ricci ha evidenziato come "sia dovere di
un'istituzione democratica come l'Assemblea legislativa
dell'Umbria, nel rispetto della nostra Costituzione e dello
Statuto regionale, esercitare ogni sforzo per arrivare a una
risoluzione definitiva del conflitto in Palestina e assicurare
il ripristino di condizioni umane nella Striscia di Gaza e nei
territori colpiti dall'occupazione israeliana, anche per
scongiurare l'ulteriore allargamento del conflitto ad altre aree
del Medio Oriente, che metterebbe in pericolo la sicurezza
dell'intera area mediterranea e del mondo". "Questo è ancora più
necessario - ha detto Ricci - dopo le recenti inaccettabili
dichiarazioni con cui il presidente degli Stati Uniti Donald
Trump ha proposto la deportazione verso altri Paesi di tutta la
popolazione palestinese, affermando che 'gli Stati Uniti
prenderanno il controllo di Gaza' per fare della Striscia la
'Riviera del Medio Oriente'".
Anche l'assessore Barcaioli ha esternato la sua
preoccupazione per lo scenario internazionale "che, dopo le
elezioni americane, si fa sempre più ostile alla causa
palestinese". "La fine del genocidio a Gaza - ha aggiunto - non
può coincidere con l'inizio della deportazione di due milioni di
abitanti, come vorrebbe il presidente Trump".
L'assessore ha poi ribadito il ruolo dell'Umbria come
"crocevia di culture e laboratorio di pace". "Il legame tra la
nostra regione e la Palestina è storico - ha detto -, basti
pensare ad Assisi e al suo gemellaggio con Betlemme, un rapporto
nel quale la presidente della Regione Stefania Proietti crede
fortemente. Dopo dieci anni di assenza vogliamo ricostruire un
assessorato alla Pace con azioni concrete, come l'accoglienza e
la cura dei bambini palestinesi. L'Umbria, pur essendo una
piccola regione, può essere un terreno fertile per una
riflessione seria sulla pace".
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