Partecipate regionali in ottima
salute in base all'annuale informativa sui risultati
previsionali 2023 discussa oggi in Giunta. Atto in cui si
evidenzia come anche nel 2023 sia "proseguita e ulteriormente
rafforzata l'azione di indirizzo, monitoraggio e controllo
gestionale ed economico-finanziario sulle partecipate regionali,
al fine di garantire una conduzione ispirata ai principi di
efficienza, efficacia ed economicità" riferisce Palazzo Donini.
L'azione di monitoraggio ha riguardato tutti le partecipate
che per la loro mission sono considerate di rilevante
strategicità per la Regione. Nello specifico: Gepafin,
Sviluppumbria, Puntozero Scarl, Parco 3A, Umbria Tpl e Mobilita;
Istituto clinico Tiberino, Umbriafiere, Sase, Adisu, Afor,
Arpa, Arpal, Aur, Ater, Umbraflor, Scuola di amministrazione
pubblica, fondazione di partecipazione Umbria jazz.
La Regione spiega che il documento è stata anche occasione
per tirare le somme in merito all'andamento della gestione delle
Partecipate dopo 4 anni di azione di risanamento e rilancio
delle stesse. E' emerso, tra l'altro, che, a fronte di un
aumento del numero di 39 dipendenti, dai 1.914 del 2018 ai 1.953
del 2022, corrispondente in termini percentuali al +2,04%, vi è
stato un aumento del volume di affari del sistema partecipate
del +84,98%, che è passato dai circa 140 milioni di euro del
2018 ai 259 milioni del 2023, registrando inoltre un incremento
degli utili del +6.9%.
Sempre in tema di forza lavoro è stato sottolineato come vi
sia una presenza femminile superiore al 46% e si impieghino
lavoratori appartenenti alle categorie speciali per oltre il 6%
del totale del personale. Personale che al 98% è
contrattualizzato a tempo indeterminato.
In tema di spending review l'Amministrazione fin
dall'insediamento ha chiesto - è detto ancora nella nota - una
particolare azione di contenimento dei costi per ciò che
concerne spese per relazioni pubbliche, di rappresentanza,
consulenze, missioni, acquisto manutenzione, noleggio di
autovetture, azione che ha portato in tali campi ad un
"significativo" contenimento delle spese nel quadriennio
2019-2023 per Gepafin (-77,60%), Sviluppumbria (-30,70%),
Istituto clinico tiberino Spa (-64,53%), Umbriafiere (-56,23%),
Arpa (-58,47%) e Umbraflor (-18,12%).
"Per ciò che riguarda il 2023 nonostante il severo scenario
inflattivo - sottolinea Palazzo Donini - ci sono, per tutte le
partecipate, risultati che confermano la solidità del bilancio,
la crescita del volume di affari, nessuna criticità nei flussi
di cassa e soprattutto non si rilevano impatti negativi sul
bilancio consolidato regionale.
"Sin dal nostro insediamento - ha sostenuto la presidente
della Regione Donatella Tesei - abbiamo dedicato particolare
attenzione alle partecipate che in quel momento apparivano come
un eterogeno mondo con missioni e performance poco chiare ed
utili a cittadini e comunità regionale. Siamo riusciti a dar
loro obiettivi che potessero essere da un lato adeguati alle
esigenze di famiglie ed imprese e dall'altro portassero ad una
gestione sana e tendente al massimo efficientamento. I
lusinghieri risultati che abbiamo registrano ci hanno dato
ragione. Non solo, abbiamo anche messo in campo una serie di
azioni di trasparenza e comunicazione al fine di far conoscere
al meglio quella che sono le loro funzioni, e per tutte porto ad
esempio l'incontro pubblico Partecipate!, organizzato proprio
dalla Presidenza regionale lo scorso 25 ottobre presso la Sala
dei Notari del Comune di Perugia".
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