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Audizioni a Valfabbrica per seconda Commissione Assemblea

Audizioni a Valfabbrica per seconda Commissione Assemblea

Il tema dell'acqua e dei grandi invasi al centro del lavoro

VALFABBRICA (PERUGIA), 04 luglio 2023, 17:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Con la riunione di oggi al Comune di Valfabbrica, dove sono state programmate specifiche audizioni, si è concluso il primo ciclo di riunioni esterne della seconda Commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da Valerio Mancini, che si è occupata del tema dell'acqua con riferimento ai grandi invasi (Montedoglio e Casanuova) e al lago Trasimeno.
    Come sostanzialmente sottolineato nelle precedenti riunioni, anche questa volta dagli interventi dei sindaci ed amministratori dei Comuni di Valfabbrica e Gubbio, ma a anche da rappresentanti di associazioni agricole - è detto in una nota di Palazzo Cesaroni -, è emersa una tariffazione troppo alta per l'utilizzo irriguo ed idro potabile dell'acqua. Alla Commissione è stato chiesto di istituire un tavolo specifico tecnico-politico con tutti gli enti ed i soggetti preposti interessati al tema dell'utilizzo dell'acqua, ma anche di intervenire per la messa a regime della strada che collega Valfabbrica a Gubbio, attraverso Biscina, poiché "luogo di pregio che può essere ampiamente valorizzato". È stata anche auspicata la messa a leva di strategie che tengano conto di un turismo crescente legato ai Sentieri e quindi ai Cammini francescani. Particolarmente toccata anche la questione delle compensazioni per i territori in cui insistono i grandi invasi.
    In questo caso, il presidente Mancini, unitamente ai commissari presenti (Puletti, Castellari-Lega; Bettarelli-Pd; De Luca-M5S) si è detto pronto a lavorare su iniziative legislative o regolamentari come già fatto per tutti i territori dove risiedono impianti di grandi derivazioni idroelettriche. La Commissione si è anche impegnata per la predisposizione di una proposta di risoluzione da presentare all'Aula di Palazzo Cesaroni che terrà conto delle risultanze delle tre audizioni di Pistrino di Citerna. Castiglione del Lago, Valfabbrica.
    Hanno preso parte, tra gli altri, alla riunione e sono intervenuti Enrico Bacoccoli (sindaco di Valfabbrica), Camilla Barbero (assessore di Valfabbrica), Filippo Maria Stirati (sindaco di Gubbio), Leonardo Arcaleni (dirigente Regione Umbria), Umberto Tessitore (consigliere comunale Valfabbrica), Simone Viti e Andrea Canali (Eaut), Andrea Migliosi (Università di Perugia) Fabio Rossi (Confagricoltura).
    "Anche oggi - ha detto Mancini a margine della riunione - sono stati i Sindaci ad espletare i problemi dei loro territori. Nel caso delle audizioni odierne è emerso che, intanto, serve riaprire con urgenza la strada che collega Valfabbrica a Gubbio i cui lavori, come ha promesso l'Ente acque umbre-toscane, verranno terminati entro un anno e che poi dovrebbe gestire la Provincia. Come ampiamente prevedibile è nuovamente emerso il tema della discrepanza tra Umbria e Toscana per le tariffe dell'uso irriguo in capo agli agricoltori umbri. Situazione che dobbiamo quanto prima dirimere. Oltre a questo è necessario intervenire sui regolamenti che impediscono l'adeguamento dei piccoli laghi di montagna. Infine è arrivata anche la richiesta dei cittadini del territorio che chiedono giuste agevolazioni rispetto al costo dell'acqua anche per uso potabile. Come è stato fatto per i territori insistenti in impianti di grandi derivazioni, anche per queste situazioni dove insistono grandi opere idrauliche è giusto prevedere iniziative legislative analoghe".
    Barbero ha rimarcato la proposta di prevedere un tavolo di confronto sia tecnico che politico in seconda Commissione con tutti gli enti preposti. "Parliamo di un'infrastruttura con valenza nazionale - ha detto - e che sia a livello locale che di area vasta può rappresentare un concreto sviluppo sostenibile attraverso progetti che tengano conto delle reali peculiarità del territorio. Si tratta di mettere a leva strategie che tengano conto di un turismo crescente legato ai Sentieri e quindi ai Cammini francescani".
    "Unitamente al Comune di Valfabbrica - ha detto Stirati - riteniamo la diga sul Chiascio una opportunità da tutelare e rendere sostenibile sotto il profilo ambientale. Di rilevante importanza è anche il profilo turistico di valorizzazione territoriale nell'ambito della strategia dell'Area interna del nord-est dell'Umbria. Vanno concretamente prese in considerazione tutte le opportunità dei percorsi dei cammini e del turismo lento che si possono costruire attorno all'infrastruttura. Ovviamente ci interessa da vicino la messa a regime della strada che collega Valfabbrica a Gubbio, attraverso Biscina, poiché è un luogo di pregio che può essere ampiamente valorizzato".
    Per Thomas De Luca, M5a, "c'è ancora molto da fare per capire la situazione dei nostri territori anche e soprattutto alla luce dei mutamenti climatici". "Ad oggi - ha aggiunto - non abbiamo avuto risposte sulla reale efficacia delle soluzioni previste per il lago Trasimeno, ovvero la diga di Montedoglio e quella di Valfabbrica vengono poste come possibile soluzione per l'innalzamento del livello idrometrico, ma ancora non si ha contezza del costo degli interventi necessari e quanto sarebbe efficace questa soluzione. Abbiamo un problema legato all'uso idropotabile, irriguo e quello della consistenza ambientale rispetto ai corsi d'acqua. Questi incontri con il territorio e le istituzioni locali ci servono per capire non solo i problemi territoriali, ma per dare loro degli spunti su una visione regionale. È ora di iniziare a calcolare il fabbisogno idrico dei territori a livello agricolo, umano ed industriale".
    "È emersa innanzitutto - ha detto Manuela Puletti, Lega - la necessità di un abbassamento della tariffazione per l'utilizzo irriguo e idropotabile dell'acqua. Oggi si conclude un ciclo di audizioni sul territorio, iniziato su mia proposta e del collega Marco Castellari, da Pistrino. Abbiamo rilevato una tariffa dell'acqua per l'agricoltura molto più alta rispetto alla Toscana. Per questo, come auspicato dalle associazioni agricole intervenute, è necessario un intervento della politica. Non sono più procrastinabili interventi regolamentari su un sistema ormai datato che non si adatta più alle esigenze attuali".
   

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