La proposta di legge "Disposizioni
relative alla presa in carico delle persone con disturbi della
nutrizione e dell'alimentazione o del comportamento alimentare",
presentata dai consiglieri Paola Fioroni, Daniele Nicchi,
Daniele Carissimi, Stefano Pastorelli ed Eugenio Rondini (Lega)
e Francesca Peppucci (Misto), è stata oggetto di un audizione
alla terza Commissione dell'Assemblea legislativa, presieduta da
Eleonora Pace.
Prima degli interventi - dei quali riferisce l'ufficio stampa
dell'Assemblea -, Paola Fioroni ha spiegato che "l'Umbria vanta
una rete per la presa in carico di persone affette da disturbi
del comportamento alimentare". "Serve ora - ha aggiunto - una
legge che la sostenga, che determini i requisiti dei
professionisti che lavorano in queste strutture. Ed anche che
supporti le famiglie, le scuole, i centri di aggregazione
coinvolti in queste problematiche. Serve un'azione di
sensibilizzazione della società civile. Il quadro normativo deve
fornire una cornice, all'interno della quale si possa muovere
chi fa la programmazione. I disturbi del comportamento
alimentare devono essere prevenuti, affrontati ed anche gestiti,
nella fase successiva a quella acuta. Sarà opportuno partire
subito con le attività di formazione per diffondere la
conoscenza di certi disturbi".
Tutte di segno positivo le valutazioni espresse dagli
intervenuti. Per Laura Dalla Ragione, responsabile della Rete
'Disturbi del Comportamento Alimentare' della Usl Umbria 1, "è
importante prevedere una copertura normativa per la rete dei
servizi che sono attivi in Umbria". "Si dovrà garantire - ha
sostenuto - omogeneità delle prestazioni in tutta la regione,
lavorare in stretto contatto con le associazioni delle famiglie
e favorire la creazione di corsie di accesso prioritario nei
pronto soccorso".
Maria Rita Serva, responsabile Dca 'Città Giardino', ha
evidenziato "la difficoltà di garantire la continuità
assistenziale e la necessità di strutturare una rete regionale a
cui anche noi possiamo contribuire".
Assunta Pierotti, associazione per i disturbi del
comportamento alimentare 'Il Pellicano' onlus, ha posto
l'attenzione sulle criticità della riabilitazione ospedaliera e
sulla necessità di inserire anche i servizi di salute mentale
nella rete che viene prefigurata.
Luca Coletto, assessore regionale alla Salute e politiche
sociali, ha rilevato che "la situazione dei disturbi alimentari
si sta aggravando". "Abbiamo stanziato - ha detto - fondi per le
aziende sanitarie ma serve una rete che tenga conto di queste
necessità".
Per Massimo De Fino, direttore generale dell'Usl Umbria 2,
"l'anoressia inizia a colpire anche gli uomini e l'età si sta
abbassando". "Andrebbe inserita nella legge - ha sostenuto -
anche la figura del ginecologo, insieme agli altri
professionisti. Oltre all'anoressia dovrebbe essere affrontata
anche l'obesità, quale disturbo del comportamento alimentare".
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