Dai trasporti, alla sanità fino alla scuola, ma non solo.
Questi i principali livelli essenziali
di prestazione (Lep) legati all'attuazione dell'Autonomia
differenziata al centro della riunione della Commissione
bicamerale per le questioni regionali, nella sede della
Prefettura di Perugia, per la sesta tappa del ciclo di audizioni
sull'indagine conoscitiva sui Lep.
Questa mattina è quindi toccato all'Umbria.
Ad essere auditi,
da parte del presidente della Commissione, il senatore Francesco
Silvestro, i rappresentati delle istituzioni come l'assessore
regionale al welfare, Luca Coletto, la presidente della
Provincia di Perugia, Stefania Proietti, il sindaco e il
vicesindaco di Perugia, rispettivamente Andrea Romizi e Gianluca
Tuteri, il presidente della Camera di commercio, Giorgio
Mencaroni, e quelli delle organizzazioni datoriali e dei
sindacati della regione.
"Con questo sesto incontro continua il nostro lavoro per
l'indagine conoscitiva sui Lep che stiamo eseguendo in tutto il
Paese" ha detto all'ANSA Silvestro ad inizio incontro.
L'obiettivo, come ricorda il presidente della Commissione, è
quello di far emergere le problematiche legate ai livelli
essenziali di prestazione "che devono essere la garanzia
dell'unità del Paese, eliminando il gap che già esiste tra le
regioni".
"Incontriamo quindi la parte amministrativa di Regione,
Provincia e Comune - ha spiegato Silvestro - cercando di capire
come è la situazione e in che condizioni è l'Umbria in merito ai
Lep. Mi auguro che sia un po' più avanti di altre regioni,
perché ci sono ritardi importanti che abbiamo già evidenziato in
regioni del sud, Campania e Calabria, ma non solo, come in
Veneto. Le problematiche sono un po' dappertutto, anche se in
maniera diversa le evidenziano tutte le regioni dove andiamo".
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