Sono stati 1.791 gli illeciti
amministrativi, con un importo totale notificato di oltre 717
mila euro, contestati dal comando regione carabinieri forestale
"Umbria" nel corso del 2023. I dati sono stati presentati nella
sede di via Bonfigli, a Perugia, dal tenente colonnello Carlo
Saveri.
Incendi boschivi, discariche e rifiuti, edilizia, tutela
della fauna selvatica e maltrattamento di animali sono stati i
principali fronti dell'attività che ha portato a contestare 528
reati e denunciare 359 persone, quest'ultime in crescita
rispetto al 2022.
Il comandante Severi ha sottolineato che è stato riscontrato
un calo di incendi boschivi, 58 nel 2023 rispetto ai 122 del
2022. Sono andati a fuoco 65 ettari: nella zona di Avigliano
Umbro, ad aprile, l'incendio con superficie più estesa (6
ettari). Oltre ad 880 controlli fatti, l'attività di indagine ha
portato a denunciare un presunto responsabile di roghi avvenuti
in zona lago di Corbara, più 12 persone per il reato di incendio
boschivo colposo. Nel territorio della provincia di Perugia, è
stato sottolineato, si sono verificati più incendi in primavera
(10) che in estate (quattro).
Riguardo i rifiuti, sono state 97 le persone denunciate, 15
i sequestri penali con 177 illeciti accertati per un valore di
sanzioni superiore a 200 mila euro. I controlli sono stati
5.517.
Invariati rispetto al 2022 i dati sulle verifiche in ambito
di edilizia, con 61 denunciati. Tredici invece le denunce in
ambito di attività per la tutela della fauna selvatica, che
registra 4.268 controlli totali.
In tema di maltrattamenti animali, dati in crescita per
controlli (747) e reati (14) rispetto all'anno precedente.
Nell'ambito delle numerose campagne di controllo, particolare
attenzione è stata dedicata al tema della peste suina africana,
per cui "ad oggi non risulta notizia di casi", così come al
fronte di esche e bocconi avvelenati "che in Umbria è un
fenomeno reale". Reparti al lavoro anche sul bracconaggio ittico
e sul fenomeno della pesca con elettrostorditori. I dati
dell'attività sono stati approfonditi dal colonnello Loredana
Farneti, comandante Cites, e dal tenente colonnello Elena
Candela, comandante di Terni e dirigente Nipaf.
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