Il vicepresidente dell'Assemblea
legislativa Michele Bettarelli, Pd, ha partecipato oggi a
Bologna alla commemorazione della strage avvenuta alla stazione.
"A distanza di 43 anni l'Umbria non dimentica le 85 vittime
della strage alla stazione di Bologna, e, in particolare, il
giovane ternano Sergio Secci" ha sottolineato.
"Per onorare al meglio la loro memoria - ha affermato
Bettarelli, secondo quanto riporta una nota dell'Assemblea -
occorre continuare a chiedere che sia fatta piena luce su quel
vile e sanguinario attentato. L'attività giudiziaria ne ha
svelato la natura eversiva e neofascista, tesa a sovvertire
l'ordine democratico del nostro Paese. Oggi è giusto proseguire
in quella direzione e disvelare anche le verità politiche e di
contesto, i mandanti e l'intreccio perverso tra terrorismo,
eversione nera e pezzi di servizi deviati dello Stato. Settori
che in passato, anche in altre occasioni, si sono mossi per
seminare terrore e paura, sollecitare pulsioni autoritarie,
impedire il cambiamento democratico. Come ha ribadito il
presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini in una
nota:
'La democrazia deve avere radici nella verità, nel rispetto
della persona e della convivenza civile, valori che i mandanti e
gli autori della strage puntavano a sovvertire'".
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