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Il centro Dai di Città della Pieve riapre ai giovani

Il centro Dai di Città della Pieve riapre ai giovani

In estate la struttura accoglie ragazzi tra i 12 e i 19 anni

PERUGIA, 25 giugno 2023, 15:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il centro Dai dell'Usl Umbria 1 di Città della Pieve, diretto dalla dottoressa Laura Dalla Ragione, riapre le porte ai giovani di età compresa tra i 12 e i 19 anni, provenienti da tutta Italia.
    Come ogni anno, da giugno a settembre, la struttura accoglie giovani pazienti affetti da obesità e da disturbo da alimentazione incontrollata. Da quasi 15 anni il centro è riconosciuto come un punto di riferimento d'eccellenza italiano per la cura e la riabilitazione; dal 2020, inoltre, è "Centro nazionale di elevata specializzazione", accreditato dalla Società italiana dell'obesità (Sio).
    La struttura - come riferisce la stessa Usl - è stata recentemente ingrandita: accoglie 19 pazienti in regime residenziale e dieci in regime diurno; molti di loro sono poi seguiti in ambulatorio. Nel 2022 sono state circa 240 le persone che hanno avuto bisogno del supporto del centro. "Tutte le rilevazioni statistiche - spiega Laura Dalla Ragione, responsabile centro Dai e Rete Dca dell'Usl Umbria 1 - continuano a mettere l'Italia in cima alla lista dei paesi europei per il numero di bambini obesi, nonché far emergere numeri sempre crescenti di obesi anche gravi, nelle altre fasce di età. L'Umbria non è più un'isola felice e si stima, secondo la rilevazione di Okkio alla salute, che il numero dei bambini che ne soffre sia intorno ai 20.000. L'obesità in quella fascia di età, oltre che essere un fattore di rischio importante per l'obesità adulta, è fonte di grande sofferenza per i ragazzi, oggetto di bullismo e di cyberbullismo".
    Nel centro Dai il lavoro coinvolge molti professionisti, medici, psicologi, educatori tecnici della riabilitazione psichiatrici.
    Anche nel lavoro nutrizionale i pazienti lavorano ognuno sul proprio specifico rapporto con il cibo e l'alimentazione, avendo come obiettivo quello di orientarli verso uno stile alimentare sano e che sia attento anche alle esigenze personali.
    Molte sono le attività proposte: due volte alla settimana la piscina; un maneggio diventa un laboratorio di esperienza di ippoterapia; corsi di ballo. Al percorso nutrizionale si interseca quello psicologico.
    Durante il percorso, si lavora anche con i familiari, punto cardine del trattamento.
   

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