Al via un percorso di "mobilitazione
e sensibilizzazione" da parte di Cgil, Cisl e Uil di Terni per
puntare l'attenzione sulle "criticità" della sanità pubblica
dell'Umbria del sud: ad annunciarlo sono stati, in una
conferenza stampa, i segretari generali delle tre organizzazioni
territoriali, Claudio Cipolla, Riccardo Marcelli e Gino Venturi.
Presentata anche una piattaforma rivendicativa - da sottoporre
a Regione, Usl Umbria 2 e Azienda ospedaliera - che verte sulle
diverse problematiche riscontrate, a partire da personale,
infrastrutture e organizzazione del lavoro. Nel documento Cgil,
Cisl e Uil chiedono che "nella necessaria riorganizzazione del
sistema salute dell'Umbria si tenga conto dell'annosa,
sperequata, allocazione di risorse tra ospedali, territorio e
prevenzione, valorizzando il ruolo dell'Università e della
ricerca".
Accanto a questo, secondo i tre sindacati, vanno "garantite
strutture efficienti e moderne", per questo va "riqualificato
l'ospedale di Orvieto" e vanno soprattutto costruiti i nuovi
ospedali. Quello di Narni e Amelia, "definito da tempo, ma
ancora sulla carta" è stato detto in conferenza stampa, e quello
di Terni, "progetto fondamentale anche in termini di ricadute
economiche ed occupazionali per il territorio". Assunzioni e
personale, investimenti, prevenzione e medicina di base,
abbattimento delle liste d'attesa, rafforzamento della rete
territoriale anche attraverso le case di comunità, sicurezza e
regole certe nel sistema degli appalti sono gli altri punti
messi al centro dell'azione sindacale, che nei prossimi giorni
si sposterà sui territori, con iniziative di volantinaggio e
informazione della cittadinanza.
"Il nostro obiettivo non è la protesta - hanno sottolineato
Cipolla, Marcelli e Venturi - ma un confronto costruttivo per
partecipare alla pianificazione di una sanità migliore ed
efficiente per il nostro territorio. Per questo abbiamo da tempo
chiesto di aprire il confronto con le direzioni aziendali. Ad
oggi, dopo una lunga attesa, siamo stati convocati dalla Usl
Umbria 2, mentre nessuna risposta è arrivata ancora dall'azienda
ospedaliera".
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